Buffon non ricorda i titolari dell’Italia Campione d’Europa: nomina tutti i giocatori tranne due
Gigi Buffon e Gianluigi Donnarumma sono seduti l'uno accanto all'altro nel giardino di Coverciano. È l'unica panchina che non mette loro addosso ansia, almeno per il momento. Lì, sotto l'ombra di alberi frondosi, possono concedersi un momento di relax e sfidarsi in un giochino social che mette alla prova le loro conoscenze. Chi ha vinto? Il risultato è una sorpresa.
Il tempo in ritiro si ammazza anche così. Quello che separa la Nazionale dai prossimi impegni in calendario può essere pesante per quello che c'è in ballo: per il momento storico particolare dopo la diaspora improvvisa di Roberto Mancini e la nomina in corsa di Luciano Spalletti quale nuovo ct, per la necessità di riprendere a vincere e farlo anche in maniera abbastanza convincente, perché l'Inghilterra capolista nel Gruppo C già è scappata (12 punti in 4 match, 3 dei quali strappati proprio alla Nazionale), perché restare fuori anche dagli Europei di Germania 2024 è l'incubo peggiore si possa immaginare dopo due deragliamenti disastrosi verso la Coppa del Mondo.
Entrambi, Gigio e Gigi, hanno conosciuto momenti esaltanti (le vittorie ai Mondiali di Germania 2006 ed Euro 2021) e altri durissimi da dimenticare (la doppia mancata partecipazione alle Coppe di Russia 2018 e Qatar 2022). Il cielo sopra Berlino si colorò d'azzurro in quella notte speciale per aver battuto la Francia ai rigori, a Wembley i tifosi di Sua Maestà cantavano a squarciagola "it's coming home" e poi quel motto è rimasto strozzato in gola, stritolato dalle mani grandi di Donnarumma che parò tutto ed era così concentrato che quasi nemmeno si rese conto dell'impresa che aveva fatto.
Entrambi si confrontano nel giochino che va in onda sui canali social della Federazione. L'uno da portiere, l'altro da ex ma nel ruolo delicato di capo delegazione. Comincia Buffon, gli chiedono la formazione dell'Italia Campione d'Europa e attacca sicuro: "Donnarumma, Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini… vabbe' uno lo salto", e qui ha i primi tentennamenti. Qualche nome gli sfugge, prova a cavarsela con l'esperienza ma in questo caso nno gli basta. "… poi Jorginho, Verratti, Barella, Chiesa… Immobile eehhh… forse c'era Chiesa non Berardi dall'altra parte". Ne mancano due, proprio non gli sovvengono e sorride quando glieli dicono: "aaah… Emerson e Insigne… Insigne lo avevo dimenticato".
Tocca a Donnarumma che non sbaglia un nome. Ricorda a memoria la Nazionale di Lippi che vinse nel 2006, ripete a menadito l'undici iniziale. Facile, facile menzionare Gigi. Imbrocca la sequenza in difesa senza esitazioni. Camoranesi è il calciatore che rischia di sfuggirgli a centrocampo ma se la cava in calcio d'angolo. Totti ce l'ha in testa, per il rotto della cuffia menziona anche Luca Toni. Chapeau. Andiamo a vincere, per davvero… sarebbe anche l'ora.