Buffon, la proposta del “dirigente folle” è del Monza: può andarci con Pippo Inzaghi
"Ultimamente ho ricevuto un messaggio di un dirigente di società che è più folle di me", aveva detto Gigi Buffon dopo la vittoria della sua Juventus sull'Atalanta in finale di Coppa Italia, facendo intendere di essere tentato dall'offerta ricevuta. Il nome in questione, secondo la ‘Gazzetta dello Sport', potrebbe essere quello di Adriano Galliani, che risponde ai requisiti di follia calcistica cui si riferisce il portierone campione del mondo nel 2006.
Galliani avrebbe dunque offerto al 43enne Buffon la maglia da titolare tra i pali del Monza nella prossima stagione, ovviamente di concerto col presidente Berlusconi. Sarebbe un matrimonio col sapore di dejavu, visto che in passato – precisamente nel 2006, in pieno scandalo Calciopoli che avrebbe portato in Serie B la Juventus – il portiere carrarino fu molto vicino a trasferirsi al Milan a quel tempo gestito proprio dalla coppia Berlusconi-Galliani.
Vista la tempistica dell'offerta, è probabile che nel pacchetto prospettato a Buffon dall'attuale Ad del Monza ci fosse anche la speranza concreta di giocare in Serie A, speranza naufragata ieri sera dopo che nel match di ritorno della semifinale dei playoff contro il Cittadella i brianzoli non sono riusciti a ribaltare la sconfitta per 0-3 di pochi giorni prima. Il 2-0 con reti di Balotelli e D'Alessandro non è bastato e dunque l'ambizioso Monza l'anno prossimo ripartirà ancora dalla Serie B.
Già, Balotelli, col quale i trascorsi di Buffon non sono esattamente da fratelli calcistici, come risultato del famoso strappo tra i veterani azzurri e Super Mario ai Mondiali del 2014 in Brasile. Ma ne è passato di tempo e riscrivere la storia del rapporto anche personale tra i due potrebbe essere per Gigi una sfida nella sfida. Quanto alla panchina, Cristian Brocchi potrebbe essere rimpiazzato da Pippo Inzaghi, in uscita dal Benevento dopo la dolorosa retrocessione. Anche in quel caso sarebbe un ritrovarsi con ex compagni di Nazionale per Buffon, ma stavolta col ricordo ben più dolce della Coppa del Mondo alzata assieme a Berlino.