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Bufera sulle dichiarazioni di Inzaghi, il mental coach nega tutto: “Materia per i miei legali”

Il mental coach Sandro Corapi ha diffuso un comunicato per negare qualsiasi rapporto col tecnico dell’Inter Simone Inzaghi: “Tutelerò la mia immagine”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Simone Inzaghi probabilmente ha salvato la sua panchina all'Inter grazie alla vittoria in Champions League contro il Barcellona, un preziosissimo 1-0 che fa salire i nerazzurri al secondo posto nel girone dietro il Bayern Monaco e li rilancia dopo le due sconfitte consecutive in campionato contro Udinese e Roma a cavallo della sosta. La strada per rimettere le cose a posto in Serie A è ancora lunga, visto che l'attuale nona posizione vede Lautaro e compagni a ben 8 punti dalla vetta della classifica, ma la rete di Calhanoglu consente al tecnico piacentino di respirare in attesa del match col Sassuolo di sabato e della decisiva gara di ritorno coi catalani della prossima settimana.

Nel dopo partita Inzaghi si è tolto qualche sassolino, rispondendo così a chi sottolineava i suoi meriti nel successo col Barcellona: "Stasera magari si parlerà di scelte azzeccate, ma se avessimo preso gol nel finale forse i giudizi sarebbero stati diversi". Insomma è sempre il risultato a determinare le valutazioni di tifosi e media, un destino cui gli allenatori cercano sempre di sottrarsi appellandosi alla prestazione. Così aveva fatto anche l'ex allenatore della Lazio dopo la sconfitta casalinga di sabato scorso con la Roma: "Abbiamo disputato la migliore partita della stagioneaveva detto InzaghiÈ una sconfitta immeritata, il nostro portiere non ha effettuato una sola parata, abbiamo preso pali e traverse. Fa male, ma questo è il calcio".

Calma e sangue freddo: Simone Inzaghi ha salvato la panchina all'Inter
Calma e sangue freddo: Simone Inzaghi ha salvato la panchina all'Inter

Peraltro il match con la Roma era stata preceduto da una conferenza di vigilia in cui il 46enne allenatore emiliano aveva tirato fuori gli artigli in maniera inusuale per lui, rivendicando con orgoglio la bontà del suo lavoro non solo all'Inter: "Nel calcio contano vittorie e sconfitte, alzare i trofei come ho sempre fatto in questi 7 anni: dove alleno io aumentano i ricavi, diminuiscono le perdite e si vincono i trofei".

Parole sulla cui genesi la Gazzetta dello Sport nei giorni scorsi aveva svelato un retroscena, ovvero che non sarebbero stata farina del sacco del tecnico, ma di un mental coach: "Inzaghi non è solo, in queste scelte comunicative. In conferenza arriva preparato, i giorni precedenti gli offrono spunti per mandare messaggi interni ed esterni. C'è una figura che lo accompagna, anche da questo punto di vista. Il tecnico si serve dell'aiuto di Sandro Corapi, mental coach già conosciuto nel mondo del calcio, a vari livelli. La collaborazione tra i due va avanti da anni: si sono conosciuti a Roma, ai tempi della Lazio, società con la quale Corapi ha a lungo lavorato. Tra i due c'è grande rapporto, il confronto è frequente, anche se la collaborazione – che va avanti da un bel po' – negli ultimi tempi non avrebbe più i contorni dell’ufficialità. Ma, al netto dei formalismi, i consigli continuano ad arrivare. E anche la conferenza di venerdì – raccontano i bene informati – sarebbe frutto di una scelta comunicativa studiata a tavolino tra i due".

Una rivelazione che era stata commentata in maniera negativa da Fabio Capello martedì sera su Sky, sbagliandone tuttavia l'attribuzione, addossata al tecnico: "Errore madornale quello di Inzaghi di far sapere che ha un mental coach. Sei il leader del gruppo, che dovrebbero pensare i giocatori? Non puoi avere il mental coach, ma dai, sei tu che devi guidare il gruppo. E se ce l'hai, non dirlo".

Il mental coach Sandro Corapi
Il mental coach Sandro Corapi

In realtà la notizia non era uscita dalla bocca di Inzaghi e in ogni caso è stata seccamente smentita oggi dallo stesso mental coach con un comunicato stampa in cui minaccia di adire le vie legali nei confronti della rosea: "In merito all'articolo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, ci tengo a precisare il genere di rapporto che intercorre tra me e Simone Inzaghi. Trattasi di un rapporto che si è sviluppato nel corso degli anni, dai tempi in cui era l'allenatore della Lazio, ma che, in ogni caso, non era mai stato ufficializzato come si evince dall'articolo. Era un rapporto personale tra me e lui. In ogni caso è falso quanto affermato sull'articolo in riferimento alla conferenza stampa di venerdì".

"Nello specifico raccontano ‘i ben informati sarebbe frutto di una scelta comunicativa studiata a tavolino tra i due'. Ripeto, è falso e infondato – afferma Sandro Corapi – in quanto io da mesi non sento il Mister Inzaghi, come d'altronde altri personaggi, in quanto molto impegnato nel lancio di un mio progetto internazionale relativo alla crescita personale e al Mental Coaching, che mi assorbe 14-16 ore al giorno. Tutto questo per ribadire la mia estraneità alle scelte comunicative di Mister Inzaghi e che quanto affermato nell'articolo sarà preso in visione dai miei legali per tutelare la mia immagine presso le sedi competenti. Mi dispiace in ogni caso vedere come il Mister venga preso di mira, ma sono sicuro, conoscendolo, che a queste critiche risponderà sul campo. L'importante è lasciarlo lavorare con tranquillità".

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