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Bufera nel calcio italiano, finale di partita ridicolo: il portiere resta immobile e prende due gol

Il Tau calcio vince 5-1 sul Figline nei playoff per andare in Serie D e segna due gol piuttosto strani nei minuti finali: il portiere lascia segnare gli avversari. I sospetti su un piano studiato per sfavorire il Livorno e mettersi in una migliore condizione di classifica.
A cura di Enrico Scoccimarro
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Nel campionato di Eccellenza toscana ha fatto parecchio clamore una partita nel mini-torneo di playoff, valido per stabilire le promosse in Serie D. La gara in questione è quella fra Tau Altopascio e Figline, terminata 5-1, e fa parte del torneo a tre che vede coinvolto anche il Livorno. L'indignazione non è stata suscitata però dal risultato largo dei padroni di casa, bensì dalla modalità con cui il Figline ha subito gli ultimi gol, in relazione a quella che è la situazione della mini-classifica.

Per spiegarci meglio, prendiamo innanzitutto in considerazione la classifica prima della partita in questione: Figline 5; Livorno 4; Tau 1. In questo torneo passano le prime due ma il Figline ha già disputato tutte le partite. Il Tau, per sperare ancora nella promozione, deve perciò vincere necessariamente. Ma non solo: per avere più chances di andare in D in occasione dell'ultima partita contro il Livorno, ha bisogno di vincere con almeno tre gol di scarto e avere in questo modo due risultati su tre. In caso contrario, sarebbe favorito il Livorno, con lo stesso numero di risultati a disposizione.

C'è poi la situazione del Figline: è in testa e perciò anche con un solo punto sarebbe promosso. Perdendo, invece, si troverebbe davanti a due scenari. Perdere con due gol di scarto vorrebbe dire avere il Livorno e Tau che in caso di pareggio li raggiungerebbero a 5 punti e li eliminerebbero per scontri diretti e differenza reti. La sconfitta con più gol di scarto, invece, li metterebbe in una posizione più privilegiata in quanto, in caso di pareggio nell'ultimo incontro, si giocherebbe lo spareggio in gara secca e in campo neutro contro il Livorno, svantaggiato per la differenza reti rispetto al Tau. In questa situazione, infatti, se il Livorno vincesse col Tau, il Figline passerebbe insieme al Livorno, mentre in caso di successo del Tau, il Figline passerebbe comunque insieme a quest'ultimo.

Prende il via quindi il match. Il Figline passa subito in vantaggio e lo mantiene fino al termine della prima frazione: tutto sembra incanalarsi verso la promozione e l'eliminazione del Tau. Tuttavia, nella ripresa quest'ultimo scende in campo molto più motivato e mette a segno un uno-due micidiale che stende moralmente gli avversari. Tutto però si può ancora recuperare, fino al momento di una punizione al limite dell'area: il pallone passa in mezzo alla barriera ed entra in rete il 3-1 del Tau. A questo si aggiunge anche un'espulsione che stende completamente il Figline.

A questo punto i giocatori si rendono conto che recuperare la partita è quasi impossibile e in campo cambia qualcosa. L'atteggiamento nel Figline diventa stranamente remissivo. Gli ultimi due gol incassati sono lampanti in questo senso: sul quarto, passano il pallone indietro al portiere e questo a sua volta lo passa palesemente in maniera volontaria all'attaccante, che non viene seguito da nessuno ed entra in porta col pallone. La quinta rete è ancora più ridicola: pallone in alto, il portiere lo tocca di testa fuori area e rimane immobile a guardare gli avversari segnare.

Il Tau andrà così a giocarsi la serie D a Livorno, che rimane il più danneggiato da questa partita-farsa: gli amaranto dovranno per forza vincere, per non rischiare di perdere il treno per la promozione contro i fautori di questa messa in scena. Il presidente del Livorno Toccafondi ha commentato con parole durissime l'accaduto: "In 40 anni non avevo mai assistito a comportamenti del genere e per questo abbiamo presentato un espostoalla Lega e alla Procura Federale affinché l'ufficio inchieste faccia i dovuti accertamenti". Una storia triste, che non finisce qui.

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