Brutta Italia, Retegui e il cuore non bastano: l’Inghilterra passa al “Maradona” con Rice e Kane
L'Italia paga amaramente un primo tempo inguardabile che ha permesso all'Inghilterra di trovare un doppio vantaggio con Rice e Kane che ha messo a sicuro la vittoria. Nella ripresa c'è stata la reazione d'orgoglio ma non è bastato: Retegui al debutto, trova la via del gol al 56′. Poi il finale è un assedio con gli inglesi in 10 (espulso Shaw) ma è tutto vano: gli errori e le distrazioni dei primi 45 minuti sono fatali.
L'Italia si presenta al Maradona di Napoli con una formazione sperimentale, per necessità e scelte di un Roberto Mancini che ha deciso di buttare subito nella mischia anche l'ultimo arrivato, Retegui nel disperato tentativo di dare una scossa in attacco, dove latita da troppo tempo l'appuntamento con il gol. L'inizio degli Azzurri è confortante, tra pressing e possesso: trascinati dal calore del pubblico per alcuni minuti l'Inghilterra sembra subire l'ambiente e la voglia dell'Italia di imporsi nel gioco. Ma è ben presto un fuoco di paglia.
Con il passare dei minuti il forcing azzurro diventa più confusione e ansia di cercare ad ogni costo un gol che non arriva, perdendo le misure soprattutto in mezzo al campo tra reparti che lasciano pericolosi spazi agli avversari. La Nazionale di Southgate è bravissima a reggere l'urto e a pungere in modo inesorabile alla prima vera occasione: ci pensa Rice che al 13′ spezza gli equilibri, sorprendendo la retroguardia azzurra e permettendo all'Inghilterra di cambiare l'inerzia del match.
L'Italia prova la reazione sterile nelle idee e nei fatti, mai realmente pericolosa in avanti, con il solo Retegui spesso vagante in solitario, senza alcun pallone giocabile. Lo è invece a fine primo tempo quello che al 44′ Di Lorenzo tocca di mano in area di rigore: Jovanovic viene richiamato dal VAR e in un paio di secondi decide per punire il gesto del difensore italiano. Con Kane che dal dischetto non sbaglia e va al raddoppio.
Italia colpita e k.o. dopo soli 45 minuti con Mancini scurissimo in volto ma che non cambia a inizio di ripresa quando si presenta di nuovo in campo con gli stessi 11 nella convinzione che qualcosa possa cambiare. E il ct ha ragione quando il debuttante di serata, Retegui spezza l'incantesimo del gol con una rete su assist di Pellegrini che rigetta l'Italia nel match: al 56′ così l'Italia accorcia e prova a crederci.
Mancini opta per cambi offensivi, ben 4 in cinque minuti con Gnonto, Politano, Tonali e Cristante nella mischia. La densità azzurra cresce con l'Inghilterra che appare un po' sulle gambe davanti alla ritrovata vivacità degli azzurri che all'80' si ritrovano anche in superiorità numerica: Shaw ferma con le cattive Retegui su azione di contropiede e si merita la seconda ammonizione di serata che lo port anzitempo sotto la doccia. Il finale è un assedio: l'Italia ci prova ma è tutto inutile, fatali le distrazioni di un primo tempo assolutamente inguardabile.