Bruno Conti e Ferlaino ai quartieri spagnoli: il commovente saluto a Maradona
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Le commemorazioni per la tragica scomparsa di Diego Armando Maradona non accennano a fermarsi. Dopo l'omaggio dello stadio Olimpico, in occasione di Lazio-Udinese, e in attesa di ciò che avverrà sugli altri campi di calcio in Italia, anche il famoso murales dei quartieri spagnoli dedicato al ‘Diez' è stato preso d'assalto da semplici tifosi e alcune personalità del mondo dello sport. A poche ore dalla corona di fiori depositata sotto l'immagine di Diego da Dries Mertens, anche la Roma ha voluto rendere omaggio al Pibe de Oro.
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Prima di raggiungere lo stadio San Paolo per giocare contro la squadra di Rino Gattuso, una delegazione giallorossa si è infatti diretta ai quartieri spagnoli per portare il suo personale omaggio a Maradona. Un gesto molto apprezzato e per nulla scontato, vista la grande rivalità tra le due tifoserie negli ultimi anni, dopo la rottura dello storico gemellaggio nell'ottobre del 1987. In quella occasione, insieme a Maradona, in campo c'era anche Bruno Conti. Ed è stato proprio l'ex campione del mondo nel 1982 a guidare il gruppo romanista sotto il ritratto di quello che è stato un avversario ed un suo grande amico.
Anche Ferlaino sotto il murales di Diego
Questa mattina anche Corrado Ferlaino ha intanto raggiunto quello che è ormai diventato un vero e proprio santuario. L'ex presidente del Napoli, applaudito dai tifoso presenti, si è fermato in preghiera davanti al murales con gli occhi gonfi di lacrime.
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Lacrime che l'ex patron ha ammesso di aver già versato subito dopo la tragica notizia, in un'intervista concessa a Sky: "Sono distrutto, mi dispiace molto. Maradona ha dato molto al Napoli, anche a me da un certo punto di vista. Non ho parole, non saprei cosa dire. Sono andato a trovarlo in Argentina quando stava male, è stato male parecchie volte ma ha sempre sperato le crisi. E’ una cosa arrivata improvvisamente. I giornali dicevano che stava meglio. Io sono napoletano e come tutti i napoletani siamo molto emozionati, piangiamo, perché è stato molto per Napoli e per il Napoli".