Bruges in 10 contro il Milan, brutto fallo su Reijnders: l’arbitro sbaglia tutto, interviene il VAR
In Milan- Club Brugge al 37′ del primo tempo sul risultato di 1-0 per i rossoneri grazie alla rete direttamente su calcio d'angolo, gli ospiti restano in dieci dopo l'espulsione Onyedika per un bruttissimo fallo sulla caviglia di Reijnders. Un intervento in ritardo, scomposto e pericoloso che però il direttore di gara non ha visto, addirittura dando fallo a favore dei belgi. Una situazione ai limiti del surreale con il signor Zwayer che è stato fermato da un check del VAR che, dopo una lunghissima pausa durata almeno 4 minuti, ha richiamato il direttore di gara che ha corretto la propria decisione: rosso diretto per il giocatore del Bruges, autore del fallo.
Il fallo di Onyedika su Reijnders che l'arbitro non vede
L'azione incriminata arriva poco dopo il vantaggio del Milan con il Bruges che cerca subito di alzare i ritmi e la pressione. Così su una palla vacante e contesa a centrocampo, si avventano due giocatori: Onyedika per i belgi e Reijnders per il Milan, con la palla che corre verso l'olandese. Che prova a conquistarla ma non può ricevendo un pestone diretto sulla caviglia destra che si piega sotto i tacchetti. Il milanista resta a terra dolorante, mentre la palla – non toccata da nessuno dei due giocatori – si allontana. Ma l'arbitro Zwayer non solo non vede l'evidente pestone di Onyedika, da rosso diretto, ma in modo incredibile fischia lo stop del gioco: per dare punizione al Bruges.
L'analisi al VAR che richiama l'arbitro: ci vogliono 4 minuti e 5 replay
Mentre in campo i giocatori del Milan protestano, con Reijnders a terra bisognoso di cure, scatta l'immediato check al VAR per un potenziale cartellino rosso. Zwayer resta a lungo fermo, impietrito mentre ascolta nell'auricolare cosa accade nella stanza della moviola, dove si analizza l'azione incriminata. Ma anche in questo caso, con colpevole ritardo: ci vogliono ben 4 minuti prima di richiamare il direttore di gara al monitor. E Zwayer ci mette ancora del suo: prima di tornare in campo ed estrarre il corretto cartellino rosso, deve guardarsi ben cinque replay, da due angolature differenti. Quando bastava anche un semplice fermo immagine.