Brozovic non c’è, l’Inter nemmeno: senza il croato i nerazzurri non sanno vincere
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Il pareggio nei minuti di recupero di Torino ha certificato una verità che è anche una sentenza: senza Marcelo Brozovic la squadra nerazzurra non riesce a gestire il gioco, perde i tempi e le misure tra i reparti, lasciando spazi e iniziativa agli avversari. Era accaduto già in altre due occasioni e con i granata di Juric è arrivata la prova, dopo due indizi. Un problema non da poco per Inzaghi perché se è anche vero che ogni squadra ha il suo giocatore di riferimento nessuno in questo momento in Serie A è totalmente dipendente da un singolo giocatore.
Quando Brozovic è in campo è un elemento in più, un punto di forza che sa fare la differenza. Capace di dare sicurezza e tranquillità ai compagni piazzandosi davanti alla difesa con personalità, il croato si è rivelato ancor più che in passato il perno del gioco nerazzurro con Inzaghi che gli ha consegnato le chiavi del centrocampo e della squadra. Qualità, sostanza e intelligenza, forse non con ritmi forsennati, ma con la capacità di leggere il match, intuendo prima di altri le letture che permettono di mettere i compagni in condizione di segnare e la squadra di vincere.
Senza Brozovic l'Inter ha perso lucidità e sicurezze, al di là di non avere altri giocatori tatticamente simili al croato. Né Vecino, né Vidal, tanto meno Gagliardini e Simone Inzaghi lo sa perfettamente con la colpa e la consapevolezza di non aver trovato soluzioni alternative. Una squadra che è totalmente dipendente da un singolo giocatore, ancor più determinante di Lautaro o Dzeko, perché al di là dei gol si è visto anche a Torino che senza di lui i reparti sono sfilacciati, la difesa scoperta, l'attacco isolato.
![In costante difficoltà anche col Torino: come nelle partite contro il Sassuolo e l'Empoli l'assenza di Brozovic ha pesato tantissimo](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/27/2022/03/GettyImages-1384900459.jpg)
Anche col Torino perché in questa stagione si era verificata la medesima situazione in entrambe le altre due partite in cui Brozovic non è sceso in campo. Contro l'Empoli in Coppa Italia e contro il Sassuolo in campionato. Contro i neroverdi a San Siro, Brozovic non c'era per squalifica e l'Inter naufragò in una delle peggiori gare della stagione. Contro i toscani, riuscì a passare solamente ai supplementari con Ranocchia e Sensi che si inventarono goleador per una sera, per il resto 120 minuti di pura sofferenza con un avversario più modesto tecnicamente.
Una situazione grave e a suo modo determinante perché una squadra (e una società) che vuole puntare in alto con continuità e costanza non può permettersi di essere dipendente in tutto e per tutto ad un singolo giocatore. Di certo importante ed essenziale, ma dalla cui sorte non deve e non può reggersi il destino di un'intera squadra, società e tifoseria.
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