Briatore distrugge la Juventus: “Siamo dei pirla. Ma come fanno a succedere queste robe nel calcio?”

Flavio Briatore si stacca per un attimo dalla Formula 1 e, da tifoso juventino, proprio non ce la fa a trattenersi. "Non c'è strategia, non c'è padrone… questi qui sono dei gattini", è la frase che più colpisce del video condiviso su Instagram dal manager. La situazione in cui versano i bianconeri gli fa ribollire il sangue nelle vene.
"Buongiorno cari juventini, volevo solo parlare con voi un secondo – è l'incipit della clip condivisa sui social -. Una squadra che con Allegri è finita terza e ha vinto la Coppa Italia che fa? Manda via la gente che vince. Via Allegri, via i 3 calciatori internazionali che avevamo. Szczesny è andato al Barcellona e al posto suo è arrivato Di Gregorio… con tutto il rispetto ma Szczesny è un'altra cosa. Danilo, che era una bandiera per noi, è stato trattato male. E poi c'è Cuadrado… è stato brutto sentirlo fischiato. Ma cosa avrebbe dovuto fare? È il suo mestiere ed è andato a giocare da un'altra parte. All'Atalanta sono stati bravi ad averlo preso e noi, invece, dei pirla ad averlo mandato via… Ma queste robe qui come fanno a succedere nel calcio?".

I ceffoni sul muso presi dalla squadra di Thiago Motta contro l'Atalanta sono qualcosa di inaccettabile per le proporzioni del risultato (che poteva essere anche più umiliante alla luce di quanto visto in campo) e per la lezione di calcio subita. È crollata anche l'ultima illusione di poter rientrare nella lotta scudetto dopo aver visto svanire, l'uno di seguito all'altro, ogni altro obiettivo: persa la Supercoppa, fuori dalla Champions, eliminati dalla Coppa Italia ai rigori da un Empoli che a Torino aveva schierato pure i Primavera. Un disastro.
Questione di scelte, di uomini sbagliati che si ritrovano al posto giusto, di strategia che non c'è. Briatore va giù duro nella valutazione di quel che è sotto gli occhi di tutti. "Datevi una mossa tutti quanti! Fosse per me, li manderei via tutti", ha aggiunto senza mezzi termini criticando anche l'opportunità di aver affidato le chiavi del club a persone – a suo dire – non adatte. "Da Napoli abbiamo pescato Giuntoli, invece avremmo dovuto prenderci De Laurentiis. Abbiamo Calvo, vi ricordate chi era? Lui e Giuntoli hanno costituito una coppia infernale… hanno buttato via tutto quanto fatto".

La disamina, altrettanto severa, tocca anche l'aspetto finanziario della vicenda. "C'erano buoni giovani e li abbiamo venduti. Adesso ci ritroviamo calciatori strapagati, salari altissimi e contratti lunghissimi con Giuntoli e Motta… così non andiamo da nessuna parte".
Come uscirebbe da una situazione del genere? Qual è la strada da intraprendere? "Non c'è strategia, non c'è padrone. Allegri era un padrone, nel senso che aveva spalle larghe per gestire certe situazioni, ha saputo tenere la squadra anche nei momenti difficili. Sono amico di Max, è vero, ma sono anche il tipo che se devo muovergli delle critiche lo faccio senza problemi. Io ricostruirei partendo da lui. Allegri è un leone, questi qui sono dei gattini".