Briatore caccia Spalletti per Allegri: “Ho parlato con lui durante Italia-Svizzera, sa come giocare”
Le parole di Flavio Briatore sull'eliminazione vergognosa della Nazionale e sul suo futuro immediato, a cominciare dalla possibilità che l'attuale ct sia esonerato per fare spazio a un altro selezionatore, è come gettare benzina sul fuoco. L'ex manager della Formula 1 definisce Luciano Spalletti "arrogante e incapace di formare un gruppo", bolla i calciatori come "banda di giocatori impauriti", tira in ballo Massimiliano Allegri quale profilo "top" per il ruolo di commissario tecnico che farebbe giocare gli Azzurri come da tradizione e senza "scimmiottare gli altri", infine dà ragione a Roberto Mancini che "ha preferito andarsene e non fare queste figure". La chiosa del ragionamento fatto nell'intervista a La Politica nel Pallone su Radio Rai è altrettanto sferzante: "Fossi il ministro dello Sport smantellerei tutto".
La critica durissima a Spalletti: "Arrogante a capo di una banda di impauriti"
A giudicare dall'ondata di biasimo che arriva dalla pancia del Paese per la pessima figura fatta dall'Italia, gli spunti di riflessioni offerti da Briatore sono destinati a fare molto rumore. I campioni in carica sono usciti dagli Europei in maniera indecorosa, non perché sconfitti dalla Svizzera ma perché battuti senza aver mostrato orgoglio, nerbo, in preda a una confusione tattica e di calciatori sotto tono che hanno portato al disastro.
"L’eliminazione dell’Italia agli Europei è stato il più grande disastro nella storia della Nazionale. C’è stata grande confusione, sembrava che i giocatori fossero alla prima partita dopo tanti mesi, giocavano a testa bassa, non capivano la posizione. Non ho capito perché abbia fatto giocare Fagioli. Forse c’è stata dell’arroganza da parte di Spalletti".
Tra le varie obiezioni ce ne sono altre ancora che prendono di mira l'allenatore, responsabilità dirette che prescindono da quel che possono o meno dare in campo gli interpreti (sui quali ha scaricato anche un pesante fardello) e i moduli scelti. A Spalletti attribuisce anche il demerito gravissimo di "non aver creato un gruppo, avevamo una banda di giocatori impauriti, Chiesa e Barella sembravano senza personalità". E tanto per essere chiaro fa un esempio ulteriore rimarcando l'assenza di pedine come "Chiellini non era Pelè, ma non mollava e incitava i compagni". Dalla garra dell'ex difensore della Juve a un approccio molle, è anche in questo gorgo che è stata risucchiata la Nazionale. "Sembrava che quando l’arbitro fischiava la fine i nostri giocatori fossero sollevati".
Allegri ct top: "Mi ha detto che dobbiamo giocare come storicamente fa l'Italia"
Spalletti per adesso resta al suo posto. Non c'è ombra di dimissioni, lo stesso presidente federale, Gabriele Gravina, resta al suo posto né ha intenzione di dare in pasto il ct agli umori della pubblica piazza. Secondo Briatore, invece, la persona giusta per la Nazionale è un'altra e non ha alcuna remora nel dare il nome di Massimiliano Allegri spiegando perché e rivelando anche di averci parlato, riportando opinioni sugli Azzurri.
"Per sarebbe il top come ct sia per l'esperienza che ha sia perché potrebbe lavorare senza le pressioni quotidiane. Ho parlato con lui quando la partita con la Svizzera non era ancora finita e mi ha detto che dovremmo giocare come sempre ha fatto l'Italia. Non siamo la Spagna e non ha senso scimmiottare altre nazionali. E senza Donnarumma avremmo preso cinque gol da tutti".
Briatore su Mancini: "Ha fatto bene a lasciare, aveva capito il livello che avevamo"
La considerazione sugli Europei vinti nel 2021 e lo scempio avvenuto nei giorni scorsi forre a Briatore anche il gancio per tornare sull'ex commissario tecnico, Roberto Mancini, e sulla scelta di mollare tutto a qualificazioni in corso per accettare il ricco contratto dell'Arabia Saudita dopo il trionfo di Wembley.
"Non abbiamo giocatori di livello e i nostri nessuno li vuole all'estero – ha aggiunto l'imprenditore -. E visto quando accaduto, se fossi ministro dello Sport smantellerei tutto. Ci vorrebbe gente giovane e motivata, che ha mentalità per vincere. Mancini? Dopo di lui è stata una tragedia. Aveva capito tutto… quale livello avevamo. Ha preferito andare via e non fare queste figure. E non si può biasimarlo".