Brescia, agli allenamenti mancano i tamponi e Balotelli: due assenze che fanno rumore
A Brescia si stenta a ritornare in campo. Un paradosso in una Serie A in cui la maggior parte degli addetti ai lavori lamenta ritardi sulla ripresa delle attività sportive e scalpita sia per poter riproporre i giocatori in allenamento sia per il riavvio del campionato. Dopo i primi tamponi e i test sierologici, il club guidato dal patron Ciellino non ha ancora provveduto al secondo giro di tamponi come previsto dal protocollo medico-sanitario oramai approvato da calcio e istituzioni governative. E al centro sportivo del Brescia, si sono presentati non tutti i giocatori, visto che la richiesta è sempre e solo su base volontaria. Tra le assenze più rumorose quella di Mario Balotelli.
Dunque, due problemi per il Brescia: l'assenza di nuovi tamponi e l'assenza di SuperMario nei primi giorni di rientro al lavoro sui campi del Centro sportivo di Torbole dove la prima squadra è tornata ad allenarsi seguendo le direttive medico-sanitarie in vigore che prevedono accorgimenti stretti su distanze sociali e dispositivi di contenimento. L'attaccante del Brescia non si è ancora presentato all'appello senza rilasciare ufficialmente alcuna dichiarazione in merito e porgendo il fianco a nuove illazioni sul suo rapporto con società e tifosi (che dal canto loro hanno sempre rifiutato un ritorno in campo). Già prima dello stop imposto dal coronavirus, Balotelli era entrato in frizione con la dirigenza bresciana e si era creato un solco anche con la tifoserie più calda delle rondinelle.
A incidere sono state diverse situazioni: l’iniziale squalifica per cinque turni a inizio campionato, la lite con Fabio Grosso in panchina ma soprattutto le prestazioni in campo mai all’altezza delle aspettative: 19 presenze e 5 reti con 2 giornate di squalifica prese con il Cagliari e una, se si giocherà, da scontare per il giallo rimediato a Sassuolo sono un ruolino di marcia negativo. E anche le ultime dichiarazioni di Cellino sui comportamenti di Balotelli hanno inciso profondamente su quello che l'estate scorsa sembrava l'acquisto dell'anno e che oggi appare già ai titoli di coda. Dunque, la mancata presenza alle prime sedute è decisamente rumorosa e non preannuncia alcunché di buono anche se né la società né il giocatore hanno rilasciato dichiarazioni in merito.
La situazione del Brescia, è di per sè particolare anche al di là della questione Balotelli. Massimo Cellino si è sempre contraddistino per dichiarare di essere contrario alla ripartenza del campionato e lo ha fatto già in tempi non sospetti. Adesso, l'attesa per il secondo ciclo di tamponi cui sottoporre i suoi giocatori come da protocollo, porta a nuovi dubbi. Non si è capito se è semplicemente un ritardo dovuto alla difficoltà di reperire i test oppure sia stata una scelta del Brescia, di attendere ulteriormente per capire cosa accadrà di questa tormentatissima stagione sportiva.