Brentford-Tottenham con 11 minuti di recupero e tante ammonizioni: sono le nuove regole in Premier
Lo scorso 31 luglio la la federcalcio britannica aveva approvato una serie di cambiamenti a livello regolamentare pronti a rivoluzionare la Premier League. Dal tempo effettivo come ai Mondiali 2022 in Qatar fino alle ammonizioni per qualsiasi tipo di comportamento fuori le righe che vadano in contrasto con la figura dell'arbitro. Lo specchio di queste modifiche si è visto subito nel primo tempo di Brentford-Tottenham terminato con il punteggio di 2-2. Una gara che è stata il chiaro indicatore di quanto quest'anno il regolamento sia diventato molto rigido.
Basti pensare che in occasione del rigore per il Brentford, Vicario – arrivato dall'Empoli agli Spurs in estate – aveva chiesto chiarimenti all'arbitro portandosi all'altezza del dischetto senza andare subito sulla linea di porta. Il direttore di gara l'ha subito ammonito. Ma non è tutto, subito dopo il rigore, entrambi gli assistenti degli allenatori che hanno "invaso" l'area tecnica, sono stati ammoniti. Si tratta di un'altra novità dato che da quest'anno gli assistenti non possono stare come negli altri anni liberamente vicino all'allenatore nell'area tecnica.
Ebbene tutto questo è accaduto solo nei primi 45 di gioco della sfida tra gli Spurs e i padroni di casa del Brentford. Un chiaro messaggio sin da subito di quanto la Federazione britannica sia intenzionata a non tollerare più nessun altro tipo di atteggiamento scorretto nei confronti dell'arbitro. Il direttore di gara ha dunque il compito di farsi rispettare e non consentire ai giocatori di avere comportamenti fuori dalle righe che possano anche aizzare il pubblico presente.
Sulla questione invece inerente al gioco, i minuti di recupero e il tempo effettivo sono stati messi subito in prima linea. Il primo tempo della sfida di Premier tra Brentford e Tottenham si è infatti concluso con ben 11 minuti di recupero assegnati dall'arbitro. Chiaro, ci sono stati due interventi Var, ma in Italia ad esempio, anche in questi casi, non si tende mai ad arrivare a 11 minuti di recupero solo nel primo tempo. I Mondiali in Qatar hanno invece insegnato che l'importante è il gioco e la partita e quindi ogni singolo minuto va recuperato. Insomma, chi ben comincia è a metà dell'opera…