Brent Stevens para un rigore, i tifosi avversari lo abbracciano e cantano per lui: cosa è successo

L'esordio da professionista per ogni atleta è un momento che non si dimentica mai. D'altronde, è così per ogni prima volta. Momento emozionante da ricordare per sempre, che dopo anni (in ogni caso) diventa memorabile. Per Brent Stevens, giovane portiere, l'esordio con il Jong Genk, sarà indimenticabile pure perché è avvenuto pochi giorni dopo la perdita del papà, venuto a mancare dopo una malattia. La sua squadra ha perso ed è retrocessa. Lui ha parato un calcio di rigore e i tifosi della squadra avversaria lo hanno celebrato con cori e abbracci.
Liegi-Jong Genk diventa una partita indimenticabile
Nella penultima giornata della Challenger Pro League dava allo Jong Genk, la seconda squadra del Genk (comparabile alle Under 23 di Juve, Milan e Atalanta in Italia), la possibilità di sperare ancora nella salvezza. Bisogna vincere in casa del Liegi (l'altra squadra della città, da non confondere con lo Standard). Il risultato è stato schiacciante, 3-1 per il Liegi e retrocessione matematica per lo Jong Genk, che in porta ha schierato per la prima volta un portiere: Brent Svens, che ha vissuto una giornata totalmente indimenticabile.

Bert Stevens para un rigore all'esordio da professionista
La partita si chiude rapidamente, il Liegi vince 3-1. Sul finale di partita, anzi, nei minuti di recupero l'arbitro assegna un rigore al Liegi. Sul pallone si presenta Zakaria Atteri, autore già di una doppietta. Aveva il colpo in canna, poteva realizzare la tripletta. Ma la sua conclusione è stata neutralizzata dal portiere Stevens, che intuisce e respinge. Lo stadio lo applaude, pure se è un giocatore della squadra avversaria.
Il portiere è stato osannato dai tifosi della squadra avversaria
Non c'entra il fatto che il risultato è acquisito. È un applauso vero, sincero, per un ragazzo di 21 anni (nato nel 2003) che ha appena perso il papà, che è dipartito dopo una lunga malattia. I tifosi del Liegi, che sono tanti, gli regalano un applauso prolungato, ma anche dei cori. Momenti da brividi. Lo sport all'ennesima potenza. Lui, il giovane portiere, Brent Stevens, quando il gioco si ferma, si gira, si avvicina ai tifosi più vicini al campo e li abbraccia. Qualcosa di meraviglioso e anche di poetico, perché anche nello sport, nel calcio, ancora oggi possono esserci gesti favolosi.