video suggerito
video suggerito

Bremer ha studiato Vlahovic, sapeva già cosa evitare contro di lui: “Se lo fa sono morto”

Bremer è uno dei migliori difensori della nostra Serie A. Il centrale del Torino è tornato sul duello in campo con Vlahovic nel derby con la Juve. Ha rivelato l’unico modo in cui poteva metterlo in difficoltà il serbo.
A cura di Fabrizio Rinelli
55 CONDIVISIONI
Immagine

La partita di Gleison Bremer nel derby di Torino contro la Juventus dello scorso 18 febbraio è forse stata una delle migliori giocate dal difensore brasiliano del Toro quest'anno in Serie A. Il baluardo della retroguardia granata è riuscito praticamente ad annientare Dusan Vlahovic per la seconda volta in questa stagione. Il serbo aveva già avuto grosse difficoltà nel riuscire a liberarsi della marcatura del difensore quando vestiva ancora la maglia della Fiorentina. Situazione che non è cambiata con i bianconeri. Nel derby Vlahovic è riuscito pochissime volte a rubare centimetri per scappare in contropiede ed evitare l'anticipo di Bremer.

Il difensore è stato infatti impeccabile sbarrando la strada al bomber della Juve. Nel corso di un'intervista rilasciata a DAZN, Bremer ha rivisto proprio un frangente della partita contro i bianconeri in cui riesce ad anticipare Vlahovic alla perfezione. Un rischio poiché in quella situazione di gioco la difesa era realmente scoperta, ma Bremer era sicuro di sé e ha spiegato perché sapeva che avrebbe sicuramente evitato a Vlahovic di prendere palla. Al difensore granata viene chiesto se questa sua sicurezza infondesse tanta fiducia anche ai compagni di squadra, come se lui non potesse sbagliare. "Questo è un errore che fanno loro perché tutti sbagliamo".

Immagine

Il giocatore però ritorna sull'immagine dell'anticipo a Vlahovic che gli viene mostrata e rivela cosa non avrebbe mai fatto contro di lui. Solo in quel modo, evitando al serbo un movimento specifico, sarebbe riuscito a non concedergli metri importanti verso la porta difesa da Sirigu: "Però dobbiamo conoscere l’avversario – spiega Bremer nel corso dell'intervista – Quindi se lui è veloce io non posso stargli sempre attaccato perché se lui mi fa un corto-lungo, sono morto".

Solo in questo modo Vlahovic avrebbe potuto metterlo in difficoltà, cosa che Allegri gli aveva spiegato prima della partita. ("Doveva portarlo a giro per il campo e non dargli punti di riferimento"). Bremer infatti è consapevole delle proprie potenzialità e chiude il discorso sottolineando il suo punto di forza che fa la differenza sugli altri attaccanti: "Se è uno lento e io sono più veloce allora gli sto sempre attaccato e posso restare subito sull’anticipo".

55 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views