Bremer alla Juve, l’Inter si sente tradita: nella notte l’ultimo disperato tentativo
Classe 1997, stipendio più basso di De Ligt e un'operazione che non fa una piega. Bremer alla Juventus è il colpo di mercato messo a segno dai bianconeri proprio quanto Massimiliano Allegri era rimasto a secco di centrali dopo la partenza dell'olandese con i soli Bonucci, Gatti e Rugani a occupare quella posizione. Strappare l'obiettivo numero dell'Inter a una diretta concorrente per lo Scudetto, è poi sempre un fattore determinante in queste situazioni. L'ingente somma di denaro arrivata dal Bayern Monaco – circa 80 milioni di euro –ha aiutato la dirigenza della Vecchia Signora ad alzare l'offerta dell'Inter chiudendo praticamente per una cifra pari 40 milioni di base fissa più 7 di bonus.
Ora la Juventus sta definendo gli ultimi dettagli per formalizzare l'accordo con il giocatore e le cifre del suo ingaggio che dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 milioni di euro. Uno scenario imponderabile per l'Inter e per uno stratega come Marotta che già nelle ore precedenti alla cessione di De Ligt al Bayern aveva accelerato per chiudere subito l'operazione Bremer nonostante la mancata cessione di Skriniar al PSG per 70 milioni di euro. Aveva percepito che la Juventus avrebbe subito provato l'assalto al centrale del Toro per compiere un autentico capolavoro di mercato ma avevano una sola certezza: l'accordo verbale con il giocatore già da gennaio scorso.
La trattativa per Bremer ha vissuto anche momenti critici per la Juventus. Il giocatore infatti avrebbe aspettato l’Inter sino all'ultimo momento, dando precedenza assoluta ai nerazzurri da mesi. Non è da escludere che Bremer avesse anche già parlato con Simone Inzaghi che dopo l'amichevole di Ferrara contro il Monaco si era spinto oltre: "So che c'è una trattativa". La Juventus però si è inserita negli ultimi giorni con un’offerta molto migliore anche per il Torino e per lo stesso giocatore. A quel punto non c’era più una scelta da fare, ma solo da cedere il giocatore al migliore offerente. Marotta si aspettava che il progetto tecnico dell'Inter potesse far leva sulla decisione finale del giocatore che sarebbe stato centrale nelle scelte di Inzaghi nonostante, ad oggi, Skriniar non sia stato ancora ceduto al PSG.
Proprio il mancato addio dello slovacco potrebbe aver avuto un ruolo decisivo nella scelta finale di Bremer: spaventato dalla prospettiva che l'affare per il trasferimento di Skriniar in Francia potesse saltare ritrovandosi ad essere inevitabilmente una seconda scelta in una difesa già rodata formata da De Vrij, Skriniar e Bastoni. Supposizioni e idee che ad oggi ormai non hanno più senso di esistere dato che la trattativa si è chiusa con il finale peggiore per l'Inter: il primo obiettivo di mercato per la difesa già praticamente in pugno da gennaio finito nelle mani della Juventus, rivale da sempre e diretta concorrente per lo Scudetto. La convulsa giornata di ieri ha portato inoltre il Torino e la Juve a fare pressioni sugli agenti affinché convincessero il giocatore.
Busardò, intermediario nell'operazione, avrebbe voluto mantenere la sua parola con l’Inter per Bremer ma alla fine dei conti le ingenti cifre presentate dalla Juve come offerta hanno convinto Cairo e di conseguenza lo stesso giocatore. Busardò voleva far pesare in tutti i modi la volontà del giocatore di voler vestire la maglia dell'Inter, proprio nel momento in cui il Toro era spalle al muro, impossibilitata a rifiutare una tale offerta dalla Juve. Pensava che il volere del brasiliano potesse pesare e fino a tarda notte ha tentato di far valere questa promessa fatta all'Inter, ma non c'è stato nulla da fare.
E pensare che solo fino a qualche settimana fa Bremer, che aveva salutato i tifosi del Toro saltando sotto la curva granata al coro di "chi non salta è bianconero", era stato anche blindato dal ds granata Vagnati con una dichiarazione pubblica a DAZN. La Juve non sarebbe mai stata la sua destinazione, una sorta di promessa che ad oggi suona quasi come una beffa: "Bremer alla Juve? Un giocatore che ha indossato la maglia granata e l'ha sudata con grandissima professionalità come lui, penso faccia scelte diverse. Questo lo posso dire senza ombra di dubbio".