Brasile pronto alla rivoluzione: il sogno per la panchina è Ancelotti, ma non è l’unico candidato
Prima dei Mondiali Tite aveva annunciato che in ogni caso, al termine della manifestazione, avrebbe dato l'addio alla panchina del Brasile. Il c.t. di origini italiane è stato di parola e subito dopo la sfida persa ai calci di rigore con la Croazia ha annunciato che il suo compito era finito. Un uomo serio, apprezzato tanto dai suoi calciatori e dai tifosi che dopo sei anni e mezzo ha chiuso il suo ciclo. Tite ha lasciato e il Brasile è a caccia di un nuovo allenatore. Da tempo impazza il toto-c.t. e di nomi ne sono stati fatti tantissimi. Nelle ultime ore salgono le quotazioni di diversi allenatori, tutti di alto livello e tutti stranieri. Tra questi c'è pure Carlo Ancelotti.
Il tabù del selezionatore straniero potrebbe essere abbattuto. Di candidati per la panchina della Selecao ce ne sono moltissimi e ciò significa che un vero favorito non c'è. Dorival che ha vinto la Libertadores con il Flamengo, l'ex calciatore della Roma Renato Portaluppi e l'ex c.t. Mano Menezes sono tra i candidati. Ma è caldo anche il nome del portoghese Abel Ferreira del Palmeiras. La federazione prende tempo perché spera di piazzare un colpo eccezionale.
Pep Guardiola è da tempo un sogno per la Seleçao. Di Mourinho pure se ne parla, anche se il suo stile di gioco non è proprio perfetto per il Brasile. Un profilo che può piacere a tutti è quello di Carlo Ancelotti, che ha il contratto in scadenza nel 2023 con il Real Madrid e che non ha mai allenato una nazionale. Il nome di ‘Re Carlo' lo ha fatto anche il ‘Fenomeno' Ronaldo che ha detto: "Mi piacerebbe vedere tecnici come Guardiola, Ancelotti o Mourinho allenare il Brasile. Ma non sono io a scegliere, vedremo cosa succederà. Questi nomi sono emersi in Brasile, ma non so se è vero. Non vedo alcun problema nel fatto che sia un allenatore straniero ad allenare il Brasile".
Non si può certo parlare di ipotesi concreta per Ancelotti, ma la pista è aperta. I dirigenti della federazione verde-oro, secondo quanto riportano alcuni media brasiliani, sapendo che Tite sarebbe andato via già nelle scorse settimane avrebbero sentito Ancelotti. Il tempo gioca a favore di quest'accordo. Perché nelle finestre di marzo e giugno 2023, quando l'ex rossonero sarebbe indisponibile visti gli impegni con il Real, il Brasile disputerà solo gare amichevoli e quindi potrebbe anche essere nominato un traghettatore, un c.t. a interim che gestirebbe per quelle poche partite la nazionale.
La Seleçao il tecnico italiano la conosce bene. Non solo perché uno come Ancelotti conosce ogni meandro del calcio mondiale, ma anche perché l'unico allenatore capace di vincere 4 Champions League ha avuto frequenti contatti con Tite e perché conosce bene diversi calciatori brasiliani, tre dei convocati per Qatar 2022 giocano nel Real Madrid: Vinicius, Rodrygo e Eder Militao.
Il presidente federale continua a sondare il mercato degli allenatori, attendendo il sì di Ancelotti che se dovesse accettare si troverebbe a guidare la nazionale con il maggior numero di Mondiali vinti che, però, non conquista il titolo dal 2002. Non sarà semplice convincere Ancelotti, che ha sempre dichiarato di preferire allenare le squadre club, ma il Brasile ha gli argomenti giusti per farlo firmare.