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Brasile, paura per i giocatori del Figueirense: aggrediti dagli ultrà durante l’allenamento

Un gruppo di tifosi è riuscito a forzare l’ingresso dello stadio, arrivando a contatto con l’intera rosa del club di Florianópolis. A farne le spese, dopo pugni, schiaffi e calci, sono stati cinque giocatori e alcuni membri dello staff tecnico. Il club ha stigmatizzato l’episodio e chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine per rintracciare e punire i colpevoli.
A cura di Alberto Pucci
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Messo a dura prova dalla pandemia, che ha fermato molti giocatori trovati positivi dopo il test per il Coronavirus, il calcio brasiliano si è preso nuovamente la scena dopo la brutale aggressione subita da alcuni giocatori del Figueirense: club che milita nel Campeonato Brasileiro Série B, e noto ai tifosi italiani per aver avuto in passato tra i suoi giocatori anche Edmundo, ex di Fiorentina e Napoli. Nelle scorse ore, durante l'ultimo allenamento della squadra, un gruppo di ultrà locali ha infatti forzato i cancelli e fatto irruzione nello stadio ‘Orlando Scarpelli'.

Una volta entrati, i tifosi hanno raggiunto il campo dove tutta la rosa del Figueirense stava svolgendo la rifinitura atletica, dando inizio ad una vergognosa caccia all'uomo. Contro i giocatori sono stati lanciati dei petardi accesi, e alcuni di loro sono stati anche colpiti da pugni, schiaffi, calci e da bastoni: una vile aggressione, che ha provocato il ferimento di cinque calciatori e di alcuni membri dello staff tecnico. A margine della rissa che si è scatenata in campo, la società di Florianópolis ha emesso un comunicato ufficiale nel quale ha stigmatizzato l'episodio e chiamato in causa le forze dell'ordine: già al lavoro per punire i responsabili, dopo l'inevitabile apertura di un'inchiesta.

La nota ufficiale del club brasiliano

"Il Figueirense Futebol Clube, attraverso il proprio Consiglio di Amministrazione, ripudia con veemenza i deplorevoli fatti accaduti questo pomeriggio all'Orlando Scarpelli Stadium. Risultati sportivi o problemi amministrativi di qualsiasi natura, non giustificano alcun tipo di atteggiamento che minacci l'integrità fisica degli atleti e dei professionisti della commissione tecnica – si legge nella nota ufficiale – Alla luce dei fatti, non c'è altra alternativa che rivolgersi alle autorità competenti, in modo da adottare misure energiche".

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