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Nel Brasile serpeggia la paura per i Mondiali: rischio penalizzazione per gli scontri con l’Argentina

Dopo 6 partite nel Girone sudamericano per le qualificazioni ai Mondiali 2026, il Brasile ha solamente 7 punti in classifica e un misero sesto posto. Frutto di una crisi che ha caratterizzato questa prima parte di cammino, che potrebbe complicarsi ulteriormente in caso di inchiesta FIFA sugli incidenti della gara interna, persa contro l’Argentina.
A cura di Alessio Pediglieri
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Momento difficilissimo per il Brasile che si ritrova inguaiato nel Gruppo sudamericano di qualificazioni mondiali, in una posizione più che scomoda per la nazionale verdeoro spesso abituata a dominarne la scena. Attualmente milita ai bordi della zona utile per andare ai Mondiali 2026 che su svolgeranno Oltreoceano, tra Stati Uniti, Messico e Canada. Ma la situazione potrebbe ulteriormente aggravarsi nel momento in cui la FIFA decidesse di chiudere l'inchiesta sulle violenze in occasione del match contro l'Argentina al Maracanà con la massima delle sanzioni possibili: la penalizzazione in classifica.

Lo scorso 22 novembre a Rio de Janeiro si è giocata una delle gare più sentite di sempre del calcio sudamericano in particolare, Brasile-Argentina un match che avrebbe dovuto sancire il riscatto e il rilancio da parte della nazionale verdeoro nell'affrontare gli storici rivali di sempre, campioni del mondo in carica. Invece, la partita è stata macchiata da efferate e inaudite violenze che ne hanno prima posticipato l'inizio e poi fatto disputare l'incontro in un clima quasi surreale dove, a festeggiare, è stata la Seleçiòn di Messi, corsara al 63′ con Otamendi di fronte agli oltre 78 mila attoniti del Maracanà.

La classica doccia fredda che ha condannato il Brasile alla terza sconfitta consecutiva, obbligando la Seleçao ad una brusca quanto inattesa frenata che coincide con una vera e propria crisi di gioco e risultati che l'ha risucchiata nel turbine del centroclassifica, lontanissima dalla vetta dopo già sei giornate: l'Argentina guida a +8 sui verdeoro mentre sono solamente 7 i punti dei brasiliani, grazie alle due vittorie ottenute su misura sul Perù (fanalino di coda) e nell'illusoria goleada rifilata alla Bolivia. Poi, il blackout con la Nazionale di Fernando Diniz sempre più in ambasce.

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La situazione però, adesso, potrebbe ulteriormente peggiorare perché la Federcalcio brasiliana rischia ora una punizione per i tafferugli avvenuti sugli spalti, secondo l'articolo 17 del codice disciplinare della FIFA che evidenzia bene quali siano le responsabilità: "I club e le federazioni ospitanti sono responsabili dell'ordine e della sicurezza sia all'interno che attorno allo stadio prima, durante e dopo le partite". Secondo diversi media brasiliani la FIFA potrebbe così aprire un procedimento e una indagine su quanto accaduto: le potenziali punizioni sono altrettanto chiare e vanno dalle multe economiche, alle partite a porte chiuse senza tifosi o da disputarsi su un campo neutro, fino alla penalizzazione in classifica.

Un panorama che potrebbe spalancare nei prossimi mesi scenari al momento imperscrutabili e che potrebbero nascondere fantasmi pronti ad assalire i tifosi verdeoro. A parte Argentina e Uruguay, la classifica è ancora molto corta anche grazie alla penalizzazione che ha ricevuto recentemente l'Ecuador (-3 punti) dopo aver accertato di aver schierato in Nazionale Byron Castillo, possessore di documenti falsi e di origini colombiane. Tuttavia sarà fondamentale tornare a fare punti già dal prossimo match in programma, proprio contro l'Ecuador nell'autunno 2024 per evitare ulteriori scivoloni ed evitare una sorprendente quanto impensabile mancata qualificazione ai Mondiali 2024.

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