“Bove ha lasciato la terapia intensiva”: l’annuncio della Fiorentina. Per lui coreografia e cori dalla Fiesole
"Edoardo sta bene, è in forma, sta recuperando e siamo contenti. Bisogna avere pazienza e rispetto per lui. Ha cambiato reparto e quindi le cose vanno meglio. È nelle mani giuste e sta bene. Ha lasciato la terapia intensiva, per la precisione è passato in un reparto che si chiama Utic, di livello di delicatezza inferiore". Sono queste le parole il Direttore Generale della Fiorentina Alessandro Ferrari, ai microfoni di Mediaset prima dell'inizio di Fiorentina-Empoli di Coppa Italia, sulle condizioni di Edoardo Bove dopo il malore che lo ha colpito al 17′ della partita contro l'Inter.
In questo modo la società viola ha annunciato che il giocatore ha lasciato la terapia intensiva. Dopo lo spavento di domenica, il quadro del centrocampista è migliorato ma verrà tenuto ancora sotto osservazione. Bove sta seguendo dall'ospedale Careggi la partita insieme alla sua famiglia. Per il secondo giorno consecutivo non sono arrivati report medici ufficiali ma il calciatore sta comunque meglio.
Ferrari ha parlato ancora della situazione della squadra dopo quanto accaduto: "Giocare oggi sarà importante per i ragazzi, per l'affetto e l'amicizia che c'è in questo gruppo fantastico, per la gente che c'era al Franchi quella sera, per i tifosi che ci sono oggi. Sarà importante per le tante manifestazioni d'affetto che ci sono state nei confronti di Edoardo".
La Curva Fiesole omaggia Bove con coreografia, striscioni e cori
Grande affetto per Edoardo Bove prima dell'inizio del derby toscano di Coppa Italia. Il numero quattro formato dai cartoncini dei tifosi, le bandiere che colorano la curva e il messaggio sul maxi-schermo: "Torna presto Edo, ti vogliamo bene".
I supporter della Viola hanno omaggiato il giovane centrocampista con una coreografia speciale, già annunciata dalla Fiesole che ha lanciato una raccolta fondi per donare defibrillatori in vari impianti sportivi. Un coro su tutti è risuonato dagli spalti del Franchi: "Forza Edo alè!".