Bonucci sfotte gli inglesi urlando alla telecamera: “It’s coming to Rome”
"It's coming Rome". "Arriva a Roma". Leonardo Bonucci lo urla davanti alla telecamera che lo inquadra in primo piano. E fa in modo che il messaggio si senta forte e chiaro. Donnarumma ha parato il rigore decisivo, l'Italia è campione d'Europa sotto il cielo di Wembley. Sotto gli occhi attoniti dell'Inghilterra che aveva mosso perfino la Regina Elisabetta II pur di conquistare il trofeo. Mai mollare, diceva paron Rocco. E la ‘vecchia scuola italiana', quell'identità che nella sofferenza e nelle difficoltà ritrova se stessa, ha rappresentato la forza di un gruppo che è riuscito nell'impresa.
La Nazionale di Mancini ha sofferto nel primo tempo ma è rimasta in piedi, reggendo all'urto degli avversari. Quella rete presa dopo un paio di minuti poteva essere una mazzata tremenda. Ma la squadra non s'è scomposta e, piano piano, ha ritrovato, campo, fiducia, azioni da gol. E Bonucci ha scaricato in porta quello del pareggio esultando alla sua maniera: dallo ‘sciacquatevi la bocca' rivolto ai tifosi inglesi fino alla dedica a moglie e figli, dopo aver urlato tutta la propria soddisfazione.
Un gol storico. È un sogno che si avvera. Devo dire che grande merito va al mister e al gruppo. Abbiamo iniziato a crederci da quando ci siamo ritrovati in Sardegna. Mano a mano abbiamo acquisito sicurezza e personalità e oggi è la ciliegina sulla torta che ci fa diventare leggende.
Sì, leggende. Il difensore azzurro può dirlo ad alta voce con il cuore gonfio di soddisfazione e grande gioia nell'animo. L'Italia è riuscita a vincere nonostante giocasse con il tifo contro di circa 60 mila inglesi.
È un godimento unico vedere così tante persone che se ne sono andate ancor prima della premiazione. Ammutoliti. A capo chino. Adesso la Coppa viene a Roma. Credevano di vincerla… di averla vinta già. Ma l'Italia ha dato ancora una volta una lezione.
Carattere e concentrazione. Compattezza e forza interiore. Il mastice di una Nazionale che dal girone fino alla sfida decisiva per il titolo s'è spinta oltre ogni aspettativa. E ha fatto la storia conquistando il successo più bello in ‘terra nemica'.
Abbiamo fatto 34 partite senza perdere – ha aggiunto Bonucci -. E, nonostante tutto quello che accadeva intorno a noi, eravamo consapevoli che avremmo portato a casa la Coppa se avessimo messo in campo ciò che sapevamo fare. E così è stato.