Bonucci rigira il coltello nella piaga della Juve: “Solo Conte l’ha fatta subito vincente”
"C'è un solo allenatore che è riuscito a rendere la Juventus subito vincente, è stato Antonio Conte". Leonardo Bonucci non boccia Thiago Motta, anzi azzarda anche un paragone con il percorso di Mikel Arteta all'Arsenal, ma chiarisce subito che se a Torino avessero voluto puntare al top in tempi brevi la scelta da fare per la panchina doveva essere una e una sola, senza alcun dubbio. Invece è stata scelta una scommessa per il futuro.
L'ex difensore sembra arrampicarsi sugli specchi per trovare una giustificazione all'esperienza dell'attuale allenatore. Dice e non dice e si appella al più classico "servono tempo e fiducia perché si è cambiato tanto". Il pareggio con il Torino nel derby s'è aggiunto alle scorie tossiche (tra cui le critiche al tecnico per la strategia dei cambi) lasciate dalla sconfitta e dall'eliminazione subite in rimonta in Supercoppa italiana. Il resto lo fanno una classifica, che vede la squadra nettamente in ritardo nella corsa scudetto, e un calendario (martedì sera c'è il recupero con l'Atalanta), che non concede pause e costringe ad arrangiarsi con quel che c'è (causa infortuni).
"Ci vuole del tempo per assestare il terreno e costruire basi importanti – il concetto espresso da Bonucci nell'intervento a Sky -. Mi ricordo che solo un allenatore è riuscito a fare qualcosa di veramente straordinario ed è stato Conte che in pochi mesi ha cambiato e ha riportato la Juvetus alla vittoria".
Ma quello del tecnico salentino era (ed è) un mondo a parte. Bonucci indora la pillola e spiega: "Conte che ha avuto una carriera lunghissima nella Juve e sa che cosa significa vestire questa maglia". A Motta, che dice di non essere ossessionato dalla vittoria, devono fischiare le orecchie: la sua Juve è la peggiore degli ultimi 14 anni quanto a risultati conseguiti finora. "È un grande allenatore che sta incontrando qualche difficoltà. Ha iniziato un percorso e i tanti infortuni che sono capitati gli hanno messo i bastoni tra le ruote. Penso alle assenze di Nico Gonzalez, Bremer, lo stesso Milik".
Il confronto con Arteta e con quel che ha fatto alla guida dei Gunners viene preso e messo in controluce: per Bonucci la strada intrapresa da Motta è più o meno simile. "In questi 4 anni l'Arsenal gli ha dato fiducia anche senza vincere trofei. È vero che alla Juve bisogna portare subito il risultato a casa… ma i palazzi non si costruiscono in un giorno o sei mesi per questo, ripeto, ci vuole tempo. Io però resto positivo e fiducioso per il futuro".