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Bonucci portavoce dell’Italia, Ogbonna agli ex compagni: “Avrei voluto vederli tutti inginocchiati”

Stasera toccherà a Leonardo Bonucci chiarire, a nome e per conto di tutto lo spogliatoio dell’Italia, la posizione che sarà tenuta dagli azzurri domani prima del fischio d’inizio degli ottavi degli Europei contro l’Austria: i giocatori dovrebbero restare tutti in piedi, non inginocchiandosi contro il razzismo. Il loro ex compagno Ogbonna lancia un appello di segno opposto.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dopo le polemiche seguite a quanto accaduto prima del fischio d'inizio di Italia-Galles, quando solo mezza squadra azzurra si è inginocchiata come gesto di supporto alla lotta al razzismo, domani sera non dovrebbe assistersi ad una scena simile in occasione degli ottavi di finale degli Europei contro l'Austria. Si era detto che gli uomini di Mancini avrebbero assunto una posizione univoca ed a quanto pare – non avendo chiesto l'autorizzazione all'UEFA alla vigilia, come da protocollo in questi casi – la scelta non potrà essere che restare tutti in piedi.

Una posizione che sarà spiegata stasera nella conferenza stampa di vigilia del match da Leonardo Bonucci, che interverrà assieme al CT Roberto Mancini e parlerà a nome di tutto il gruppo azzurro. Qualora fosse confermata la decisione di non inginocchiarsi, chi ci resterebbe male – non condividendola – è Angelo Ogbonna, che già non ha apprezzato quando accaduto contro il Galles: "Avrei preferito che tutti si inginocchiassero per dare un messaggio positivo", ha detto a ‘Radio Kiss Kiss' il difensore del West Ham, reduce da una delle sue migliori stagioni in carriera.

Un messaggio non banale, visto che Ogbonna in Nazionale ci ha giocato per anni: anche lui – come Bonucci, peraltro anche suo ex compagno alla Juventus – faceva parte della precedente spedizione dell'Italia agli Europei, quando gli azzurri uscirono ai rigori per mano della Germania nel 2016 in terra di Francia. Il 33enne di Cassino avrebbe sicuramente reso il dibattito interno allo spogliatoio più articolato qualora fosse stato convocato a questo giro da Mancini. Ogbonna ci aveva sperato fino all'ultimo, denunciando poi la mancanza di meritocrazia nelle ultime chiamate del CT.

Adesso la palla passa a chi questi Europei li sta giocando, a cominciare proprio da uno dei veterani azzurri come Bonucci, chiamato stasera a metterci la faccia, a nome e per conto dell'Italia calcistica tutta.

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