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Bonucci interrompe l’intervista mentre parla del figlio: “Siamo stati fortunati”

Leonardo Bonucci racconta come sta suo figlio Matteo e si commuove durante l’intervista: “Oggi è un bambino sanissimo, capace di fare tutto quello che può fare un bambino della sua età. Naturalmente bisogna prendere alcune precauzioni”. Poi l’ex difensore della Juventus manda una frecciata ad Allegri senza nominarlo.
A cura di Paolo Fiorenza
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Stasera mentre il Napoli si giocherà il passaggio agli ottavi di Champions League contro il Braga nell'ultimo match del girone, l'Union Berlino di Leonardo Bonucci ospiterà il Real Madrid per cercare di qualificarsi all'Europa League superando in classifica proprio i portoghesi. Oltre che la sconfitta di questi ultimi al Maradona, serve ovviamente un successo dei tedeschi, tra i quali sarà assente proprio Bonucci, squalificato per somma di ammonizioni dopo aver preso un giallo dalla panchina per proteste contro il Braga: "Quanto mi dispiace! Sarebbe stata sicuramente la mia ultima partita in Champions League. Ma era scritto che andasse così", dice il 36enne difensore in un'intervista a Marca in cui si commuove parlando del figlio e manda una frecciatina ad Allegri pur senza nominarlo.

Leonardo Bonucci in maglia Union Berlino: la sua avventura tedesca non è partita benissimo
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Matteo, il secondo dei tre figli di Bonucci, aveva solo 2 anni quando fu operato d'urgenza all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Era il 2016, fu un momento drammatico nella vita del calciatore e di sua moglie Martina Maccari, che qualche anno dopo avrebbe svelato come la coppia fu messa a dura prova in quel frangente: "Non è sempre vero che il dolore unisce. All'inizio io e Leonardo ci siamo allontanati: gli eventi difficili mettono alla prova. Quando accade un evento così doloroso ci si chiude, ci si isola, e si fa fatica a comunicare. È come se esplodesse qualcosa nella tua vita, ti mette in difficoltà sia quando c'è troppo amore, sia quando ce n'è poco. All'inizio si marcia compatti, ma se il percorso è lungo e doloroso c'è il rischio di perdersi".

Sono passati 7 anni ed oggi fortunatamente per Matteo il peggio è alle spalle, come racconta Bonucci a Marca: "Sono esperienze che ti fanno capire le priorità della vita. Non importa quanto pensiamo a volte di essere diversi dagli altri, niente di tutto questo. Siamo tutti uguali. Il male non guarda in faccia nessuno. Siamo stati fortunati. Eravamo al momento giusto e nel posto giusto. Grazie all'intervento dei medici dell'ospedale Regina Margherita, Matteo oggi è un bambino sanissimo, capace di fare tutto quello che può fare un bambino della sua età. Naturalmente bisogna prendere alcune precauzioni".

Qua l'ex pilastro della Juventus e della Nazionale si interrompe un attimo, l'emozione è troppa. Poi prosegue: "Ripeto: siamo stati molto fortunati. Questo ti dà un altro modo di vedere tutto. Ti dà forza, guardi la famiglia in modo diverso. Cambia le tue priorità nella vita".

Bonucci con Allegri: i rapporti tra i due si sono rovinati dopo lo sgabello di Porto
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Bonucci torna poi sul doloroso addio alla Juventus della scorsa estate, per decisione unilaterale del club bianconero. Un benservito al quale ha cercato di opporsi con tutte le sue forze, salvo poi accettare di non rientrare più nei piani di Massimiliano Allegri. E proprio il tecnico livornese è il grande assente nelle parole al miele che Leo rivolge alla squadra della sua vita, mentre invece è esaltato un altro suo ex allenatore: "La Juventus è una parte fondamentale della mia vita. Sono grato ad Andrea Agnelli, Marotta, Paratici, Nedved, un riferimento silenzioso. E all'allenatore che più mi ha cambiato e aiutato a crescere: Antonio Conte".

"Voglio fare l'allenatore, tornare alla Juve è uno dei miei obiettivi – spiega poi Bonucci – Oggi sono più sereno, meno arrabbiato per quello che è successo quest'estate. Bisogna andare avanti, guardare avanti. Il mio passato alla Juve è stato meraviglioso. Volevo chiudere la mia carriera lì, non è stato possibile. Sono convinto di aver dato sempre il massimo. Ogni settimana parlo con molti dei miei ex compagni".

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