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Bonucci affonda e trascina con sé tutta la la Juve: col Benfica il suo tramonto europeo

La Juventus è stata ‘tradita’ ancora una volta da quei ‘senatori’ che avrebbero dovuto fare la differenza. Bonucci (oltre a Cuadrado) è tra i protagonisti in negativo della sconfitta del Da Luz e dell’uscita dei bianconeri dalla Champions.
A cura di Maurizio De Santis
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Il tentativo goffo di Bonucci di evitare la terza rete del Benfica dopo aver 'bucato' l'intervento difensivo.
Il tentativo goffo di Bonucci di evitare la terza rete del Benfica dopo aver ‘bucato' l'intervento difensivo.

Quando al 60° Allegri decide di togliere dal campo il capitano, Bonucci e Cuadrado (l'autore di quel fallo da rigore tanto ingenuo quanto inaccettabile che ha rovinato tutto) è un segnale chiaro. Ha tirato fuori dalla mischia due dei protagonisti più deludenti della sfida con il Benfica. Doveva essere la più classica occasione da ‘dentro o fuori', quella in cui vendere cara la pelle e aggrapparsi all'orgoglio. S'è rivelata solo l'ennesima tappa di un calvario e una severa bocciatura per quei big che hanno tradito (di nuovo) la ‘vecchia signora'.

In partite del genere c'è bisogno dell'esperienza e della personalità di chi certe battaglie è abituato a combatterle ma proprio loro sono venuti meno. E il fatto che il tecnico si avvicini al 19 bianconero, lo consoli, provi a non fargli pesare più del dovuto la scelta di mettere in campo Alex Sandro (ma non era infortunato?) è come rigirare il coltello nella piaga. "Fondamentale anche quando non gioca, è un valore aggiunto", così parlò il tecnico di Bonucci che a Monza (altra ferita aperta per un ko umiliante) restò fuori "perché aveva bisogno di riposare".

Bonucci allarga le braccia: il difensore e capitano della Juventus sbaglia la lettura dell'azione e lascia un vuoto nel quale il Benfica s'infila.
Bonucci allarga le braccia: il difensore e capitano della Juventus sbaglia la lettura dell'azione e lascia un vuoto nel quale il Benfica s'infila.

Nulla di personale, sembra dirgli quando si avvicina e stringe la mano a lui che cammina a capo chino, va a sprofondare sulla panchina del Da Luz… anche perché poco dopo l'allenatore inizierà a fare un po' di conti (complice il risultato di 7-2 tra Paris Saint-Germain e Maccabi Haifa) per conservare almeno una differenza reti tale da sperare ancora nell'Europa League. Milik e McKennie renderanno meno amare le proporzioni del risultato (4-3), l'ingresso di forze fresche come Iling-Junior alimenteranno rimpianti (e rabbia per essere usciti dalla Champions).

Bonucci è fuori causa, l'avversario ha tagliato alle sue spalle e reso impossibile ogni tentativo di recupero da parte del difensore.
Bonucci è fuori causa, l'avversario ha tagliato alle sue spalle e reso impossibile ogni tentativo di recupero da parte del difensore.

Il capitano è lì, risucchiato in un buco nero d'emozioni e messo dinanzi alla realtà dei fatti: dagli ‘anziani' Allegri ha avuto un paio di errori determinanti, dai ragazzi (l'ex Chelsea e Soulé) ha ricevuto energie mentali e fisiche, coraggio e orgoglio, perfino la convinzione a un certo punto che il 4-4 era un miracolo possibile.

Tanto basta per lasciare Bonucci sulla graticola, vi si trova dall'inizio della stagione accompagnato dalle polemiche sulle prestazioni. "Leo è il capitano – ha ammesso Allegri, che nei giorni scorsi ha smorzato le polemiche sul calciatore –, un giocatore di personalità e come tutti gli altri va gestito. A vent’anni si hanno delle forze, a trenta delle altre. Ma vale per tutti".

E così l'indecisione su Brahim Diaz a San Siro (nella sconfitta per 2-0 col Milan) fa il paio con l'inadeguatezza mostrata in occasione della rete di Rafa Silva che taglia alle spalle del difensore statico, ingessato, che legge male lo sviluppo dell'azione, sbaglia il tempo per l'intervento, allarga le braccia e viene sorpreso, tenta il recupero ma è troppo tardi. Szczesny è beffato con uno scavetto).

Il tecnico della Juventus stringe la mano al capitano, sostituito nella fase iniziale della ripresa al Da Luz.
Il tecnico della Juventus stringe la mano al capitano, sostituito nella fase iniziale della ripresa al Da Luz.

L’infortunio di Bremer non lasciava scelta ad Allegri, Bonucci sembrava il calciatore adatto a guidare la difesa in questo frangente. La realtà del campo ha raccontato altro ancora una volta. Dopo nemmeno un quarto d'ora un malinteso tra Danilo e il capitano (che lascia rimbalzare la palla) spiana la strada a Rafa Silva, che spreca per fortuna dei bianconeri. Anche sul vantaggio dei lusitani c'è qualcosa che non va: sul cross dalla sinistra di Fernandez, in area sotto porta Antonio Silva taglia anticipando Gatti sotto gli occhi di Bonucci.

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