Bonolis senza filtri distrugge Skriniar: “Un ingrato, sarà un pupazzo tra i pupazzi”

Inter-Milan scalda i cuori dei tifosi nerazzurri e rossoneri. In occasione del ritorno della semifinale di Champions League, c'è già chi sogna la finale di Istanbul e chi la clamorosa impresa che in un euroderby sarebbe una mazzata. Nel corso della diretta su Rai Gr Parlamento all'interno del programma ‘La politica nel pallone', è stato Paolo Bonolis a commentare la vigilia di questa sfida. Il conduttore tv è da sempre un grande tifoso dell'Inter e di certo non si è tirato indietro nel parlare della partita che può valere una stagione per entrambe le squadre: "Se le coronarie reggono sarà la classica partita da Inter – ha spiegato – Il Milan credo entrerà con una testa completamente differente rispetto ai primi 45 minuti dell'andata".
Tensione a mille per un derby inedito che in questo caso può valere una finale di Champions League: "Si gioca tutto pure l'Inter, il Milan in finale sarebbe uno storico clamoroso a livello di entusiasmo, al contrario sarebbe clamoroso per l'Inter in senso di sconfitta, ma entrambe camminano sul filo del rasoio". A questo punto però a Bonolis viene chiesta la sua opinione su Milan Skriniar che dopo l'infortunio non è più sceso in campo con l'Inter e che a fine stagione andrà via a parametro zero vista la scadenza del suo contratto il 30 giugno 2023: nel suo futuro c'è il PSG.

Bonolis non si sottrae e fa una sua riflessione su questa vicenda: “Una definizione su Skriniar? Diciamo che non si possono dire certe cose ma le pensiamo tutti – spiega in radio – La definizione precisa è ingrato. Se avesse voluto fare questo cambiamento di traiettoria di carriera bastava dirlo e invece non ha voluto farlo per andarsene a parametro zero e prendere uno stipendio più alto".
Le parole di Bonolis sono dure e per certi versi anche quelle di un tifoso deluso dal comportamento di un giocatore che ha avuto tutto da Zhang e dall'Inter che per un periodo gli aveva anche dato la fascia da capitano: "Sono piccole meschinità piratesche – ha spiegato ancora il conduttore tv – Se la poteva risparmiare, non lo ha fatto e adesso andrà a Parigi in un PSG che lo riempirà di denaro ma gli succhierà via la gloria, lì sarà un pupazzo tra i pupazzi e qui a Milano invece era un idolo“.