Bondo si presenta al Milan con un accostamento importante: “Sono un mix tra Gattuso e Seedorf”
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Bondo dal Monza e Sottil dalla Fiorentina sono stati i colpi di mercato che il Milan ha battuto quasi sul gong della sessione invernale di calciomercato. Perché li ha presi e come si spiegano queste operazioni? A rispondere in conferenza stampa nel giorno della presentazione ufficiale è Zlatan Ibrahimovic che ha motivato anzitutto un'esigenza: portare in rossonero calciatori che giocavano in Italia, così da averli pronti subito nel contesto campionato. Questo in generale, quanto alle caratteristiche dei singoli è stato lo stesso dirigente a scendere nel dettaglio.
Ibrahimovic spiega perché il Milan ha preso Bondo e Sottil
"In entrambi abbiamo cercato giocatori che già capiscono il calcio italiano. E loro anche se sono giovani, hanno grande esperienza da questo punto di vista – le parole dello svedese -. Abbiamo voluto Bondo perché è un calciatore copre spazio, che corre, che fa lavoro sporco… non sempre si dà credito a chi fa questo tipo di lavoro che invece per la squadra è fondamentale". Muscoli e fiato da mettere al servizio della squadra ma l'ex Monza ha qualcosa in più. "Ha margine di miglioramento e può crescere". Un altro particolare ha spostato i riflettori sul giocatore prelevato dalla Fiorentina. "Sottil cerca sempre l’uno contro uno, può giocare su entrambe le fasce, è giovane e ha margine di crescita".
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Bondo e Sottil non credono ai loro occhi. È tutto vero, sono al Milan. L'ex viola ha raccontato di aver temuto la grande delusione, che potesse saltare tutto da un momento all'altro: "Sono rimasto senza parole quando ho saputo che il club mi voleva… ho avuto un po' d'ansia e ho aspettato a casa sul divano". Indosserà il numero 99 ("è il mio anno di nascita") coronando un sogno: "Pato, Zlatan, Dinho… sono cresciuto con quel Milan. È una passione che ho da quando sono bambino".
Il retroscena della trattativa, le parole di Galliani
Bondo si presenta citando il suo ex allenatore, Nesta. "Mi ha detto che sono un mix tra Gattuso e Seedorf". Poi rivela com'è andata la trattativa che lo ha portato dalla Brianza a San Siro. "Voglio ringraziare il Monza, Galliani era come un padre con me; quando il Milan mi ha chiamato, mi ha subito lasciato andare. Lo ringrazio". E cita un retroscena ulteriore. "Alla mia famiglia avevo già comunicato che non avrei accettato offerte differenti. Dopo aver firmato – ha concluso Bondo con entusiasmo -, chiamato Galliani per essergli riconoscente. E lui mi ha detto che non mi avrebbe lasciato andare per nessuna squadra a eccezione del Milan".