Bomba Coronavirus, Liverpool-Atletico Madrid “partita zero” come Atalanta-Valencia
Liverpool–Atletico Madrid come Atalanta–Valencia. Il calcio che non ha preso abbastanza precauzioni né ha voluto fermarsi per contrastare la diffusione dei contagi da Coronavirus (qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale) è stato uno dei veicoli che il Covid-19 ha utilizzato per trasmettere la propria carica virale e infettare il cuore dell'Europa. Le "carovane" di tifosi che hanno viaggiato in trasferta, la condivisione degli spazi da parte degli spettatori stipati negli stadi, gomito a gomito nei mezzi di trasporto hanno rappresentato terreno fertile per il morbo che ha potuto attecchire e diffondersi da un Paese all'altro.
"Partita zero". Medici e specialisti hanno utilizzato questa terminologia per identificare la gara di Coppa giocata dai nerazzurri a San Siro come vettore "privilegiato" dell'infezione: quel giorno storico per la vittoria (4-1) che permise alla squadra di Gasperini di mettere le mani sulla qualificazione ai quarti di finale è divenuto al tempo stesso il più tragico "acceleratore" nella narrazione attuale, considerati i numeri registrati dalle autorità sanitarie e da ciò che sta accadendo in Lombardia, in particolare nelle province di Bergamo e Brescia. Circa cinquantamila tifosi – compresi quelli arrivati dalla Spagna – fecero tappa a San Siro e fu come innescare una "bomba batteriologica" deflagrata una volta terminato il periodo d'incubazione. Al ritorno – nella sfida del Mestalla – si giocò a porte chiuse ma ormai il timer era stato innescato.
Stesso copione ma con rotta differente per il doppio confronto tra Reds e colchoneros, scandito dalla "transumanza" dei sostenitori da una parte all'altra del "vecchio continente". La gara di andata (18 febbraio al Wanda Metropolitano) e il ritorno (11 marzo ad Anfield Road) null'altro fecero che alimentare la viralità del contagio, basta dare un'occhiata ai numeri che vennero registrati: nel giro di circa un mese dalla sfida disputata nella capitale spagnola le cifre schizzarono da 2 casi di positivi alla prova tampone a oltre 2100. Nonostante tutto, i tifosi dell'Atletico furono liberi di partire lo stesso per seguire la squadra in Inghilterra.
Ecco perché gli spagnoli spiegano anche così cosa ha determinato la drammaticità della situazione attuale. Il Paese iberico è il secondo in Europa per numero di contagi e di decessi ma mentre l'Italia (che ha il primato di vittime, 6.820) ha adottato contromisure molto severe per contrastare la diffusione del Coronavirus, in Spagna la curva sta aumentando in maniera esponenziale. Oltre la metà dei decessi (53%) è concentrata nella regione di Madrid, la più colpita dalla pandemia. Sono 3.434 morti (più di quanti ne abbia registrato la Cina, epicentro del Covid-19), 738 in più rispetto alle ultime 24 ore secondo i più recenti rilevamenti. Il numero di contagiati è a 47.610, di cui 7.937 da un giorno all'altro con un incremento del 20%.