Bologna ricorda le vittime del 2 agosto 1980: minuto di silenzio con il Torino
L'ultima partita di campionato di Bologna e Torino andrà in scena allo stadio ‘Dall'Ara'. Il match tra rossoblù e granata non sarà soltanto un'occasione speciale per Sinisa Mihajlovic, che ritroverà di fronte la sua ex squadra e festeggerà la panchina numero 300 in Serie A, ma anche un momento di suggestivo ricordo per tutti gli 85 morti della strage alla stazione di Bologna del 1980.
Domenica 2 agosto, in occasione del quarantennale dell'attentato, la Lega di Serie A ha infatti autorizzato il minuto di silenzio in memoria delle vittime, prima dell'inizio della partita, chiesto nei giorni scorsi dal club felsineo. Un atto dovuto quello dei vertici del nostro calcio, che si unisce alle diverse manifestazioni che verranno svolte per ricordare una delle pagine più nere della storia del nostro paese.
La stagione surreale del Bologna
Nelle scorse ore è intanto tornato a parlare Walter Sabatini. Il coordinatore tecnico del Bologna, in un'intervista concessa alla ‘Gazzetta dello Sport', ha fatto il bilancio di un'annata davvero particolare: "Questa stagione è stata surreale. Prima la malattia di Mihajlovic, poi il Coronavirus. La sconfitta di Firenze non cambia nulla: questa è stata una stagione straordinaria per il Bologna. Male invece i gol subiti per 32 partite consecutive, ma è una cosa che non si ripeterà".
"Questo progetto vuole essere un qualcosa di duraturo, e non effimero. Noi vogliamo essere attori, non spettatori – ha concluso Sabatini – L'Europa? La nostra Europa è finire con Mihajlovic in panchina, e così sarà. Sono ottimista, ora abbiamo più certezze sotto tutti i punti di vista. Il mio rinnovo? Firmato. Bologna è una regola, è la mia bolla di felicità: straordinaria e protettiva".