Bologna, Mihajlovic scende in campo con l’AIL: “Tifosi italiani donate il midollo”
Si avvicina il Natale, e dalle parti di Bologna non c'è regalo più bello che vedere il sorriso di Sinisa Mihajlovic in panchina. In occasione della partita contro l'Atalanta, valida per la sedicesima giornata di campionato, il tecnico serbo è tornato al suo posto per dirigere la squadra e soprattutto per lanciare un messaggio per una partita molto più difficile e importante: quella contro la leucemia, che Sinisa sta combattendo dallo scorso luglio.
Il tecnico del Bologna, che è arrivato allo stadio in seguito alle raccomandazioni dei medici, lo ha fatto con parole toccanti pronunciate a bordo campo, dove era presente con i dirigenti dell'AIL, e dirette proprio verso la Curva Bulgarelli: feudo del tifo bolognese. "Ringrazio l'associazione e i dottori. La ricerca ha fatto tanti passi avanti e grazie a questo una brutta malattia come quella con cui combatto è diventata curabile. Se mi fosse successo 25 anni fa sarei più di là che di qua – ha spiegato il mister, pochi minuti prima dell'inizio della partita – Ma adesso sono stati fatti passi in avanti, bisogna aiutare e prevenire, bisogna farsi controllare, avere fiducia nei medici".
L'invito di Sinisa
"Purtroppo in Italia ci sono pochi donatori – ha proseguito Mihajlovic – Siamo uno dei paesi che dona di meno e averne è una cosa fondamentale perché si arriva a fare un trapianto di midollo come è successo a me, una cosa che ti salva la vita". Il discorso emozionante, che ha strappato applausi a tutto lo stadio Dall'Ara, è stato un assist fondamentale per l’AIL: l'associazione italiana che da sempre è impegnata per la lotta alla leucemia, linfomi e mielomi. "Io non lo posso regalare il mio midollo, ma ci sarebbe tanta gente che potrebbe farlo per salvare una vita. Tu regali una vita: sai con certezza che se trovi uno adatto è la cosa più bella che esiste al mondo".