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Bobo Vieri dà un consiglio a Lautaro Martinez: “Quando sbagliavo un gol buttavo via le scarpe”

Lautaro è a secco di gol da un mese e mezzo con l’Inter ma per Bobo Vieri non c’è motivo di allarmarsi: “Se non toccasse mai palla ci sarebbe un problema”.
A cura di Ada Cotugno
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La notte dell'Olimpico si trasforma in un vero show per l'Inter che chiude il posticipo del lunedì con una splendida vittoria per 6-0 contro la Lazio. Non c'è stata mai partita e Simone Inzaghi ha portato a casa un risultato importantissimo contro la sua ex squadra, arrivato grazie ai gol di sei marcatori diversi. Una rarità, ma la notizia più strana è che nel tabellino non compare mai il nome di Lautaro Martinez: tutti segnano, perfino i terzini, ma l'argentino è a secco da oltre un mese e in tutto il campionato ha segnato appena 5 reti.

Il capitano nerazzurro è entrato in un altro dei suoi lunghi periodi di digiuno e questa volta sbloccarsi sembra difficilissimo. Ecco perché in suo soccorso è arrivato un giocatore che con il gol ha un feeling speciale: nel post partita di DAZN Bobo Vieri ha provato a spiegare la situazione dell'attaccante e a dargli anche qualche consiglio, attingendo dal grande bagaglio di esperienze che si porta dietro dalla sua carriera di calciatore.

I consigli di Vieri per far sbloccare Lautaro

Non saranno dei suggerimenti così ortodossi, ma l'ex giocatore ha voluto raccontare cosa faceva lui quando in campo accadeva qualche errore di troppo. La reazione era di puro istinto: "Io se sbagliavo un gol da martedì a sabato riprovavo quell'azione cento volte al giorno. Ero esaurito forte quando sbagliavo un gol e quindi spaccavo lo spogliatoio, buttavo via scarpe dicendo che portavano sfiga. Ma il martedì, dopo gli allenamenti, riprovavo cento volte l'azione sbagliata". Tornare sullo stesso errore per perfezionare i movimenti era il suo segreto e Vieri ha deciso di condividerlo sperando di poter essere d'aiuto a Lautaro.

L'ex attaccante però non è preoccupato per quanto riguarda la situazione dell'argentino. Anche se non segna è comunque sempre nel vivo dell'azione: "La cosa importante è essere nel vivo del gioco, che gli capitano le occasioni, poi la palla prima o dopo la butta dentro. Per me è sempre in partita ed è fondamentale questo. Se non toccasse mai palla ci sarebbe un problema".

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