Boban mette spalle al muro Inzaghi dopo la sconfitta col Bayer Leverkusen: gli dice la cruda verità
Zero tiri nello specchio della porta e un gol preso al 90° a Leverkusen che alimenta il rammarico. Nello studio di Sky c'è Zvonimir Boban che tocca Simone Inzaghi su un nervo scoperto: con eleganza ma gli dà del catenacciaro calcolatore che, anche nelle scelte, è sembrato lanciare un messaggio contraddittorio tant'è che l'ex calciatore croato gli ‘rinfaccia' (in maniera soft): "Questa non è la tua Inter, come mai?".
La domanda passa addosso al tecnico nerazzurro come grani di sale strofinati sulla pelle, bruciano e fanno male: "Abbiamo fatto troppo poco, dovevamo mettere più qualità", dice l'allenatore che si trova spalle al muro ma non cerca attenuanti. La riflessione dell'ex milanista è una cruda verità: "Questa sconfitta non è un disastro, ma serve da insegnamento perché l’Inter deve fare sempre l’Inter. Le cose questa sera sono andate in maniera molto semplice: loro hanno avuto l’ambizione di vincere mentre l’Inter aveva l’ambizione di pareggiare…".
L'Inter fa un doppio passo indietro nella corsa alla qualificazione diretta agli ottavi di Champions: incassa la prima sconfitta nel gruppo, giunta a corredo di una partita in cui non è mai stata veramente pericolosa ed è andata sulle barricate come ad accontentarsi dello 0-0; era seconda adesso si ritrova quarta, superata dallo stesso Bayer che l'ha battuta, dall'Aston Villa e dal sorprendente Brest.
Nulla è compromesso, a due gare dalla fine della fase a girone unico ai nerazzurri bastano 4 punti per avere la certezza di evitare i sedicesimi. Oppure un po' di meno per restarvi dentro. Se ne riparla a gennaio: il 22 c'è la trasferta a Praga contro lo Sparta poi l'ultima è in casa con il Monaco, due avversari ampiamente alla portata. Ma resta il grande rammarico per il modo in cui la squadra ha interpretato il match in Germania.
"La tua Inter è quella che si diverte in attacco ed è spavalda – incalza Boban, che fa notare la netta differenza tra la formazione che in Serie A a tratti è arrembante mentre in Europa un po' soffre -. Stasera sembravate addirittura felici del pareggio…". Inzaghi non ha altro da aggiungere. Del resto, dare una spiegazione differente sarebbe davvero ostico oltre che paradossale alla luce di quel che s'è visto. "Saremo ancora tra le prime 8 domani, abbiamo il destino nelle nostre mani a gennaio. C'è rammarico per il gol preso in quel modo all'ultimo minuto ma questo non scalfisce il nostro cammino in questi quattro mesi".
Conti alla mano Inzaghi sa che adesso servono almeno 4 punti nelle prossime due partite per scollinare la fase campionato e affacciarsi sugli ottavi. "Chiaramente con il pareggio ti tenevi dietro il Bayer e quindi ci saremmo avvicinati. Sarebbe servita una sola vittoria in 2 gare a gennaio. Ora no…".