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Boban: “Ibrahimovic è una forza della natura, grazie a lui è cambiato tutto nel Milan”

L’ex dirigente rossonero è tornato parlare dopo il traumatico addio al club: “Con Ibrahimovic è cambiato tutto nella squadra, a cominciare dalla crescita dei giovani. Per tutto questo, dobbiamo sempre ringraziare e rispettare Zlatan. Sogno che il Milan torni tra i migliori, ma per essere là bisogna investire bene. Credo però che manchi ancora un 30/40 per cento per essere una squadra top in Italia e in Europa”.
A cura di Alberto Pucci
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L'esplosione di alcuni giocatori scelti proprio da lui, e l'ottimo rendimento della squadra che ha portato il club a rinnovare con Pioli, sono una vittoria anche per Zvonimir Boban: il nemico numero uno di Ivan Gazidis. A cinque mesi dal suo traumatico addio al Milan, l'ex dirigente rossonero è tornato a parlare e a rivendicare il buon lavoro fatto con la società milanese: "Non potevo rischiare di vedere nello specchio uno sconosciuto con la mia faccia – ha raccontato alla ‘Gazzetta dello Sport' – Personalmente sono felice che tante decisioni discusse e non capite si siano rivelate di alto livello. Ora tutti vedono che le nostre scelte, tra mille complessità, non sono state fatte invano e che la base per un vero Milan c'è".

Nella lunga intervista, l'ex campione croato ha poi parlato di Maldini e Pioli: "Mi auguro che Paolo possa avere ancora un ruolo centrale, per mille motivi ma soprattutto per quello della competenza dimostrata. Pioli è un'ottima persona e un ottimo allenatore, ci siamo sentiti dopo la firma e mi ha fatto tanto piacere. Ovvio che sono soddisfatto, ha fatto un lavoro di assoluto livello. Alla fine, Pioli era la nostra scelta nel momento di grande difficoltà ed è bello vedere tanti grandi progressi della squadra e anche suoi".

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Le scelte di Kjaer e Ibrahimovic

Ma ciò che rende più orgoglioso Zvonimir Boban e l'impatto che hanno avuto Ibrahimovic e Kjaer: due giocatori che l'area tecnica rossonera ha chiesto a gran voce per aumentare l'esperienza di una squadra troppo giovane: "Dopo il mercato estivo l'anno scorso ho dichiarato che ci servivano due giocatori di esperienza. Con Ibrahimovic e Kjaer, in più con la straordinaria esplosione di Rebic che è un vicecampione del mondo e un giocatore di buona esperienza, il Milan è diventato molto più maturo e sicuro di sé".

Il desiderio di Zorro

"Ibrahimovic è un genio, una forza della natura e fa ancora la differenza. È fondamentale che rimanga ancora almeno per un anno. La sua importanza è evidente e ha molteplici aspetti. Con lui è cambiato tutto nella squadra, a cominciare dalla crescita dei giovani. Per tutto questo, dobbiamo sempre ringraziare e rispettare Zlatan. Da tifoso sogno che il Milan torni là dove è il suo posto naturale, tra i migliori, tra quelli che vincono – ha proseguito l'ex rossonero – Ma per essere là bisogna investire bene, la base adesso almeno c'è. Credo però che manchi ancora un 30/40 per cento per essere una squadra top in Italia e in Europa".

"Sono triste e deluso per l'inchiesta su Infantino. La Svizzera dovrebbe essere fiera di una FIFA pulita e trasparente. E questo è un merito di Infantino, che è entrato in un'organizzazione tossica e le ha ridato una reputazione decente. Incontrare il pubblico ministero era tra i suoi doveri, come può essere un crimine – ha concluso Boban –Il financial fair play? Ha fatto tanto bene al calcio, ma va cambiato perché deve consentire liberi investimenti a chi vuole sognare, ora non è così".

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