Biraghi non dimentica e accende Juve-Fiorentina di Coppa Italia: “Fu un’ingiustizia”
Ultima spiaggia per la Juve affinché la squadra di Allegri possa dare un senso alla propria stagione. Serata storica per la Fiorentina che invece può dare maggiore lustro ad un'annata a dir poco esaltante con Vincenzo Italiano in panchina. Il ritorno della semifinale di Coppa Italia fra bianconeri e viola, sarà il penultimo atto prima di capire chi fra la Vecchia Signora e i toscani, affronteranno una tra Milan e Inter nella finale del torneo. La Juve parte col vantaggio di aver vinto la gara d'andata al ‘Franchi' con il punteggio di 0-1.
Un successo pesantissimo che consentì ai bianconeri di mettere il "musetto davanti" nella doppia sfida tra le due storiche rivali del calcio italiano. All'Allianz Stadium la Juve arriverà dunque con il favore del pronostico anche se non c'è assolutamente nessuna garanzia contro una Fiorentina capace di vincere al ‘Maradona' di Napoli e tra le grandi favorite per un posto in Europa. Ad accendere la vigilia della gara ci ha pensato Cristiano Biraghi. Il capitano della Fiorentina, fra i più positivi da inizio stagione, ha voluto ricordare alla sua squadra cosa sia accaduto all'andata soprattutto per caricare squadra e ambiente.
Ogni parola e ogni mossa può essere decisiva. Ecco perché il terzino sinistro della Fiorentina, nel corso di un'intervista rilasciata a ‘Tuttosport', ha spiegato le ragioni per cui vincere con la Juventus abbia una doppia valenza. Biraghi ha dimostrato di non aver ancora digerito la cocente delusione della sfida del ‘Franchi' e ha ritenuta ingiusta quella sconfitta maturata in pieno recupero a seguito di un clamoroso autogol di Venuti su cross da destra di Cuadrado: "Risultato ingiusto, se c'era una squadra che meritava di vincere quella sera era la nostra, per la prestazione e le tante occasioni – a quel punto il terzino sinistro esce allo scoperto e non si nasconde – Che dire? Faremo di tutto per rifarci e riscattare quella ingiustizia". Forse definire "un'ingiustizia" la gara d'andata è un tantino esagerato, anche perché il calcio è questo.
È il bello di questo sport. Biraghi sottolinea però l'importanza di questa sfida: "Sarebbe come un figlio che regala al padre la gioia più bella". Poi si lascia andare rivelando un retroscena su Italiano, l'allenatore che in maniera inaspettata ha letteralmente stravolto la stagione della Fiorentina: "Già dopo le prime settimane di lavoro gli dissi: “Somigli ad Antonio Conte”. Ho lavorato con Conte all'Inter, dal punto di vista tecnico-tattico sono all'opposto ma sono simili per temperamento, carattere, per come sanno caricare". Il Conte vero riuscì ad interrompere il dominio della Juve in campionato lo scorso anno…L'augurio della Fiorentina è che Italiano, considerato simile all'ex tecnico nerazzurro da Biraghi, possa fare lo stesso in Coppa Italia.