Bielsa incontenibile, esplode contro la Coppa America: “Sono dei bugiardi, siamo stati minacciati”
L'uscita dalla Coppa America dell'Uruguay è stata drammatica non per la sconfitta, ma per il caos che si è scatenato sugli spalti e che ha coinvolto anche i giocatori, accorsi a difendere le proprie famiglie che erano state prese d'assalto. E Marcelo Bielsa non è rimasto in silenzio, puntando il dito sull'organizzazione carente senza mezzi termini.
Ha coinvolto proprio tutti, dagli organizzatori del torneo a chi lo gestisce, definendoli un gruppo di bugiardi e svelando anche presunte minacce ricevute da Scaloni, il commissario tecnico dell'Argentina, e anche da diversi calciatori.
Lo sfogo di Bielsa in conferenza
Siamo abituati a vedere l'allenatore senza filtri, ma questa volta il suo sfogo dopo l'uscita dalla Coppa America è potente. Tutto è scatenato dalle scene viste dopo l'eliminazione dell'Uruguay: un gruppo di tifosi della Colombia ha aggredito le famiglie dei giocatori che in risposta si sono arrampicati in tribuna per difenderle. Sono volati pugni e parole pesanti, ma alla fine dopo il caos iniziale la situazione è rientrata senza troppi danni.
Ma il commissario tecnico ha deciso di non tacere e di portare a galla le lacune dell'organizzazione e anche presunte minacce che secondo lui avrebbero impedito i suoi colleghi di parlare dell'organizzazione molto carente da parte degli Stati Uniti: "Chi ha organizzato la Copa America è una banda di bugiardi. Tutti a dire che i campi d’allenamento e delle partite erano perfetti: una bugia! Sto dicendo tutto ciò che mi ero promesso di non dire in conferenza; avete visto Scaloni? Ha parlato una volta e poi non ha parlato più, lo hanno minacciato. Tutti sono stati minacciati, anche i calciatori, nessuno poteva lamentarsi delle condizioni che abbiamo trovato. Sui campi ci hanno detto solo bugie dicendo che era tutto un problema visuale, che Vinicius non vede bene e che Scaloni non può più parlare. La Copa America ha offerto uno spettacolo osceno".