Beto torna al gol ma non basta, Udinese fermata in casa dal Lecce: solo 1-1 alla Dacia Arena
L'Udinese non sa più vincere, contro il Lecce alla Dacia Arena finisce solo 1-1 e si allunga a quota cinque la striscia di gare senza vittorie per i friulani che salgono a quota 23 punti in classifica dopo 13 giornate della Serie A 2022-2023. Punto importante invece per la formazione di Baroni che sale a quota 9 portandosi momentaneamente a +3 sulla zona retrocessione.
Un pareggio arrivato al termine di un match che per i friulani era cominciato molto male dato che dopo solo due minuti gli uomini di Sottil rischiano di andare sotto con la conclusione di Strefezza che si stampa sul palo. Per tutto il primo tempo i salentini si fanno preferire creando diversi pericoli dalle parti di Silvestri e al 33′ trovano il meritato vantaggio con Colombo che controlla in area e batte l'incolpevole estremo difensore bianconero. I padroni di casa accusano il colpo e prima dell'intervallo rischiano di capitolare con il tiro di Gallo che sbatte però contro la traversa.
In avvio di ripresa l'Udinese prova a rimettere a posto le cose ma Falcone è chiamato ad intervenire solo per qualche uscita alta (non perfetta tra l'altro), la scossa per i friulani arriva però dalla panchina con Sottil che manda in campo Success al posto di Arslan passando così ad un più spregiudicato 3-4-3. La mossa del tecnico paga subito: passano tre minuti e l'attaccante nigeriano si libera sulla corsia mancina e mette in mezzo un pallone che Beto deve solo spingere in rete per ritrovare il gol dopo un digiuno lungo un mese e portare in parità il risultato.
Le due squadre non sembrano però volersi accontentare dell'1-1 e così spingono alla ricerca della marcatura da tre punti lasciando però inevitabilmente il fianco scoperto alle ripartenze avversarie (da un lato Nahuel Perez è decisivo nel salvare sulla linea di porta la conclusione a botta sicura di Gonzalez, mentre dall'altra parte Deulofeu spara alto da ottima posizione). Nel finale, l'Udinese va vicina al gol vittoria, sfruttando anche la superiorità numerica dovuta all'infortunio del leccese Dermaku quando ormai tutti i cambi possibili erano stati effettuati, con il pericoloso tiro dello spagnolo sul quale però Falcone si esalta.
