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Beto diventa Beto’o e il suo numero di telefono finisce in diretta: “3379422…”

L’attaccante portoghese dell’Udinese è stato la star del 5-1 al Cagliari, segnando tre gol e salendo a quota 11 alla prima stagione in A: “C’ho sempre creduto, ma voglio di più…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Si chiama Beto ma si scrive Beto'o: così si è presentato davanti alle telecamere nel post Udinese-Cagliari, l'attaccante portoghese dei bianconeri che è ha vissuto un pomeriggio fantastico nel 5-1 finale con cui i friulani hanno regolato i sardi di Mazzarri. In tutto questo, il numero 9 bianconero ha segnato tre gol, ne ha sfiorati altri due e ha giocato forse la sua più bella partita da quando è in Serie A. Una favola, che continua e si rinnova, di un ragazzo che aveva lasciato tutto per andare a lavorare in un fastfood e che adesso mostra con orgoglio una maglia che evoca campioni e ricordi bellissimi.

Undici gol nella sua prima stagione assoluta in Serie A, segnando la sua prima tripletta in campionato, quando da 9 partite non trovava più la via del gol. I numeri di Beto sono questi ma anche altri: "3379422…". Sono quelli sciorinati tra il serio e il faceto da mister Cioffi che festeggia il post Cagliari scherzando sul proprio attaccante,  dando un cellulare inventato ma che consacra l'autentica star del pomeriggio alla Dacia Arena. "Sono felice per lui ma personalmente non avevo dubbi della sua prestazione, così come quella degli altri – ha continuato il tecnico dell'Udinese – Questa è una conquista, una vittoria di squadra".

Tre gol per Beto in Udinese-Cagliari (5-1): per il portoghese sono 11 reti in Serie A
Tre gol per Beto in Udinese-Cagliari (5-1): per il portoghese sono 11 reti in Serie A

Beto si è comunque ritagliato uno spazio tutto suo, a sua volta ringraziando il mister: "Cioffi per me è molto importante perché crede molto in me e abbiamo parlato di tutto: profondità, palla al piede, intesa con i compagni… Ma voglio di più, voglio aiutare Udine a salvarsi, voglio ringraziare i tifosi che non si sono dimenticati di me. Io ci credevo, per me è il top anche se devo imparare ancora molto".  Per poi festeggiare mantenendo anche l'ultima promessa.

Prima della partita in Friuli, in un programma di DAZN gli era stata regalata la maglia ‘speciale' con cui ha poi esultato a fine partita e che reca un nome molto particolare sulle spalle "Beto'o": "Quando segnerai il tuo decimo gol festeggerai con questa", gli avevano chiesto e così la promessa è stata mantenuta. Non per il 10° bensì per l'11° gol in A, fatta a bella mostra alle telecamere con un sorriso entusiasta di chi stenta a credere nella propria favola. "Io dopotutto scrivevo il mio nome proprio così quand'ero bambino" aveva svelato il giocatore che oggi fa sognare Udine e non solo, divenuto da tempo oggetto di calciomercato.

L'ennesima rivincita del centravanti portoghese che porta nel cuore una storia tutta particolare che lo aveva anche allontanato dal mondo del pallone quando, di fronte alla più cocente delusione subita, da parte del Benfica che lo scartò dopo qualche mese, aveva iniziato a lavorare presso una catena di fastfood. Era il 2011, 11 anni fa e da allora di strada il ragazzo di Lisbona ne ha fatta tanta e tanta ancora ne farà con i numeri che continua a mostrare. Al di là di quello, inventato, del proprio cellulare…

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