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Beto, debutto col botto: subito in gol e l’Everton evita la clamorosa eliminazione in Carabao Cup

Ottimo debutto da parte dell’attaccante portoghese pagato 30 milioni all’Udinese e appena arrivato in Inghilterra. Nel match dei 32mi di finale in Carabao Cup ha fatto evitare all’Everton la clamorosa eliminazione contro il piccolo Doncaster.
A cura di Alessio Pediglieri
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Pronti, via e Beto si è già preso sulle spalle l'Everton, sbrogliando una matassa che si è complicata in modo inaspettato nel match di 32simi di finale della Carabao Cup, contro il piccolo Doncaster che ha sognato l'impresa. Fino a quando Dyche ha fatto esordire l'attaccante portoghese proveniente dall'Udinese, venendo ripagato al 73′ con una rete pesantissima che ha cambiato le sorti del match.

L'ex Udinese è stato così determinante alla sua prima uscita con il suo nuovo club, l'Everton, raggiunto nei giorni scorsi sulla scia di una trattativa chiusasi solamente 24 ore fa. L'attaccante portoghese classe '98, che con la maglia bianconera in Friuli aveva realizzato 22 reti in 65 partite, si è trasferito in Premier League per circa 30 milioni di euro più bonus, diventando l'acquisto più costoso dell'estate dell'Everton.

Un acquisto azzeccato perché l'ex Udinese è subito sceso in campo e ha regalato ai propri nuovi tifosi la specialità ella casa: un gol in velocità e di rapina, che ha permesso all'Everton di tornare a respirare in un 32° di finale che si era maledettamente complicato: entrato al 70′, il portoghese ha impiegato poco più di 20 minuti per prendere palla, involarsi in area avversaria e bruciare con un diagonale rasoterra il portiere in disperata uscita. Per l'1-1 che ha aperto le porte al successo in rimonta arrivato all'89' e che ha fatto così evitare all'Everton un imbarazzante KO contro un a formazione che milita nella League Two in ultima posizione.

Per l'Everton una serata che si è raddrizzata, evitando una figuraccia e un'altrettanto clamorosa eliminazione in Carabao Cup. In un turno in cui non sono mancati spaventi anche per altre grandi,  come il Chelsea di Pochettino. I Blues sono rimasti in apnea a Stamford Bridge fino al 72′, inchiodati su un sorprendente 1-1 da parte del Wimbledon prima del risolutivo 2-1 siglato da Fernandez che ha permesso ai londinesi di scrollarsi di dosso una pratica che era diventata alquanto fastidiosa.

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