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Bernio Verhagen, il falso calciatore che ha ingannato quattro club ed è finito in prigione

Questo ragazzo del Suriname di 26 anni è riuscito a firmare per quattro diverse squadre nel 2019 ma non ha mai giocato un minuto, fino a quando non è stato arrestato in Danimarca. Il suo contatto più vicino con il calcio professionistico è stato un anno nelle giovanili del Willem II nel 2013 ma subito dopo è finito nel calcio amatoriale. Quest’anno, come già anticipato, è riuscito a firmare per club di spicco di paesi come la Moldavia, il Sudafrica, il Cile e la Danimarca, dove è stata scoperta la sua frode.
A cura di Vito Lamorte
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Si chiama Bernio Verhagen ha 26 anni ed è nato in Suriname, terra di grandi calciatori come Edgar Davids, Clarence Seedorf, Hasselbaink o Aron Winter, ma, a differenza dei suoi connazionali, è il protagonista di una storia incredibile. Questo ragazzo è cresciuto nel calcio olandese con il Willem II e sulla sua lettera di presentazione l'agenzia Stellar Group si parlava di offerte dalla Cina ma, in realtà, l'azienda non lo rappresenta davvero, non c'era nessun offerta cinese e Verhagen non è mai stato un calciatore professionista. Ora si trova in una prigione danese accusato di frode.

Quattro club professionistici nel 2019

Prima di scoprire la sua falsa identità in Danimarca, Verhagen è riuscito a firmare per diversi club professionistici da febbraio ad oggi. Il primo è stato la Dinamo-Auto Tiraspol moldava, che gli ha sottoscritto un contratto a febbraio. Non ha giocato un minuto ed è partito a luglio per la sua nuova destinazione, Cape Town City, in un club leader della prima divisione del Sudafrica. Rimase lì per meno di un mese e ad agosto aveva già fatto le valigie per un nuovo continente: questa volta la vittima era lo storico club cileno Audax Italiano, anch'esso di prima divisione. Con una maggiore pressione mediatica rispetto alle sue precedenti destinazioni, Verhagen giustificò la sua partenza due mesi dopo, all'inizio di novembre, per un presunto caso di razzismo ("I miei compagni di squadra erano razzisti e mi chiamavano scimmia e schiavo" dirà ai microfoni de La Tercera).

Il metodo di questo giovane surinemense era quello di causare il suo licenziamento poco dopo la firma del contratto, che è la stessa tecnica utilizzata da altri truffatori come Alieu Darbo: così facendo non ha giocato un minuto in questi tre club e lo stesso è accaduto nella sua successiva destinazione, il Viborg FF che milita nella seconda divisione danese.

2019/2020 home and away jersey @capetowncityfc 🔵

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Scandalo in Danimarca e fuga dalla prigione

È stato in Danimarca che lo scandalo è saltato fuori, dopo che il portale informativo Bold ha parlato con Verhagen e ha detto loro di essere stato in prova a Naestved e Randers, altri due club danesi, prima di firmare per il Viborg. I media hanno chiamato le due squadre e hanno negato di conoscerlo e subito dopo la squadra ha contattato la Stellar Group che ha negato di averlo tra i suoi clienti. Il club e l'agenzia di rappresentanza hanno portato il caso alla polizia e si è scoperto che era tutto falso: a quel punto il Viborg ha risolto il contratto con il calciatore e lo ha accusato di frode.

Era il 26 novembre e il 27 Verhagen è stato arrestato e messo in detenzione preventiva, ma non per l'accusa di frode e falsificazione di documenti, che il Viborg non ha presentato fino al 3 dicembre; ma per aggressione, furto e minaccia a diverse persone tra cui Nayaret Muci, la sua ragazza cilena 21 anni con la quale è approdato in Danimarca dopo aver iniziato la sua relazione quando giocava nell'Audax Italiano. Verhagen è fuggito sotto la supervisione delle sue guardie mentre stava per testimoniare sul caso, ma è stato arrestato giorni dopo a Holstebro, da dove aveva programmato di fuggire in Svezia, magari alla ricerca di un nuovo club o soltanto per fuggire al suo destino.

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