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Bernardeschi svela il regalo di Natale alle figlie: “Tante donazioni a nome di tutta la famiglia”

Federico Bernardeschi si propone apertamente alla Juventus fin da subito: “La Juve è sulla mia pelle. Se torno a gennaio? Speriamo…”. Il 29enne attaccante toscano parla poi dell’educazione valoriale che sta cercando di dare alle sue due figlie: “Penso che il dono più grande per loro sia per me essere un padre che dia il buon esempio”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Federico Bernardeschi non smette di ammiccare alla Juventus per un suo ritorno in bianconero dopo un anno e mezzo di esperienza alquanto deludente in Major League Soccer con la maglia del Toronto FC. Il 29enne attaccante toscano aveva lasciato la società torinese a scadenza di contratto nell'estate del 2022 dopo cinque anni di militanza e adesso ribadisce che ci tornerebbe fin da subito: "Un ritorno alla Juve già a gennaio? Rispondo come fatto anche ai tifosi che me l'hanno chiesto: speriamo… Io sto molto bene, mi sento in forma e motivato. Sono pronto per qualsiasi inizio".

Federico Bernardeschi in maglia Juventus: ha vinto tre scudetti
Federico Bernardeschi in maglia Juventus: ha vinto tre scudetti

Nell'intervista rilasciata a La Stampa, l'ex viola lancia l'amo, poi toccherà eventualmente a Giuntoli corrispondere gli amorosi sensi calcistici: "Dove mi vedo tra un mese? Con la mia famiglia. E per il resto bisogna solo aspettare. Di sicuro penso di aver lasciato un bel ricordo alla Juve e la Juve ha lasciato un bel ricordo dentro di me. Qui sono diventato uomo, abbiamo vinto tanto insieme. La Juve è sulla mia pelle. Se torno a gennaio? Speriamo… Non si è mai rotto nulla tra me e la Juve, mai. Forse questo sta trasparendo più adesso che in passato, io mi sono lasciato in grandissimi rapporti con la società Juve e di questo vado molto fiero".

Bernardeschi si vedrebbe davvero bene nella nuova Juve, con un ruolo da veterano: "Pur essendo giovane anch'io, ho tanta esperienza. Conosco l'80-85% dei ragazzi che ci sono, a loro andrei a trasmettere un bel pezzo di DNA Juve che mi porto dentro. Oggi la vedo benissimo, non era né scontato né facile, tanto di cappello a chi sta lavorando per questo. Quello che ho fatto alla Juve rimane a prescindere, anche se non ne parlassi. È storia. Se dovessero uscire altre possibilità, le valuterei da professionista. Ma se mi si chiede dove vorrei giocare, risponderei sempre la Juve perché il mio cuore è lì, è inutile nasconderlo. Anzi è proprio bello dirlo".

Federico si apre poi sul privato, partendo da una considerazione di carattere generale sui tempi che stiamo vivendo per arrivare al regalo non usuale fatto alle due figlie avute dalla moglie Veronica Ciardi: "È inconcepibile che muoiano centinaia di bambini ogni giorno per una guerra. Tutti dovremmo fare molto di più per un cambiamento reale, non lo stiamo facendo. L'umanità sta venendo meno, nemmeno la storia ci ha insegnato abbastanza. Da quando sono nate le mie due figlie Dena e Leva è cambiato tutto. Sotto Natale penso che il dono più grande per loro sia per me essere un padre che dia il buon esempio, anche sbagliando ma facendolo con principi, valori ed emozioni giuste. Sotto l'albero troveranno tante donazioni a nome di tutta la famiglia, io e mia moglie Veronica ci prenderemo un po' di tempo per spiegare loro il perché, ci teniamo".

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