Bernardeschi prende la parola nello spogliatoio del Toronto: discorso in inglese, nessuno fiata
Ottima la prima per Federico Bernardeschi e Lorenzo Insigne, che al loro esordio col Toronto FC hanno vinto per 4-0 su Charlotte, deliziando il pubblico casalingo del BMO Field con giocate sopraffine, gol e assist. Una rete e un assist per l'ex juventino, un passaggio decisivo di tacco per l'ex capitano del Napoli. Tifosi in visibilio e critica piena di elogi per gli innesti italiani – c'è anche Criscito, giunto alla quarta presenza – al punto che il raggiungimento dei playoff, distanti 6 punti quando mancano 12 partite al termine della stagione regolare, appare più di una speranza.
La realtà dice che al momento la squadra canadese è ancora penultima nella Eastern Conference, ma l'entusiasmo portato dai nuovi arrivi è palpabile ed in particolare la carica di Bernardeschi è contagiosa, anche fuori dal campo. Già alla sua presentazione il 28enne carrarino non aveva trattenuto la sua gioia, saltando, ballando e urlando tra i cori dei tifosi, ma anche dichiarando senza mezzi termini che è sbarcato nella Major League Soccer non per fare tappezzeria: "Ho scelto Toronto perché questo è un grande progetto per il futuro, qui voglio vincere".
Se la fiducia di Bernardeschi nelle possibilità della sua squadra è molto alta, quella che il club e il tecnico Bob Bradley ripongono in lui è massima. Lo dimostra anche il fatto di avergli messo sulle spalle la maglia numero 10, onore e onere che non fa altro che accrescere le motivazioni dell'ex viola. Il toscano si è subito calato nei panni del leader, non solo in campo ma anche in spogliatoio, e i compagni sembrano ammaliati dal suo carisma.
Il Toronto ha pubblicato sul proprio canale YouTube un video in cui si vede Bernardeschi prendere la parola davanti a tutta la squadra prima del match con Charlotte. Parole chiare, dette in un inglese basico ma comprensibile, che indicano quale sia la strada da seguire per ottenere risultati: "Nessun timore, la squadra è buona, siamo tutti forti, e la cosa più importante è che la squadra sia unita, nelle difficoltà e quando giochiamo bene, ok? Forza ragazzi!".
Nessuno fiata nello spogliatoio, tutti ascoltano il discorso motivazionale di Bernardeschi. Ad un passo da lui il capitano Michael Bradley, ex Chievo e Roma, annuisce, ben contento di aver finalmente in squadra qualcun altro a fare da traino. Se poi dopo le parole seguono i fatti, come avvenuto di lì a poco davanti a uno stadio tutto esaurito, allora il valore dell'esempio diventa potente. Non male questi italiani…