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Bernardeschi idolo a Toronto, segna sempre lui: ma la squadra di Insigne è poca roba

Il Toronto senza l’infortunato Insigne non ingrana neanche quest’anno: l’unica nota positiva è rappresentata da Federico Bernardeschi, sempre più leader e idolo dei tifosi.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nella notte in cui Chiellini ha segnato il suo primo gol della sua carriera americana, trascinando il Los Angeles FC al successo, è sceso in campo anche il Toronto FC dei tre italiani Lorenzo Insigne, Federico Bernardeschi e Raoul Petretta. Di questi erano presenti solo gli ultimi due, visto che l'ex capitano del Napoli dovrà restare assente per un bel po' a causa dell'infortunio muscolare rimediato la scorsa settimana nel match di esordio stagionale della squadra canadese.

Match che il Toronto aveva perso a Washington, in casa del DC United. La squadra allenata da Bob Bradley non è riuscita a riscattarsi nella seconda gara di campionato giocata stanotte ad Atlanta: è arrivato infatti un pareggio per 1-1 che già precipita Insigne e compagni in fondo alla classifica della Eastern Conference della Major League Soccer, con un solo punto all'attivo: alle loro spalle ci sono soltanto Charlotte e Montreal, ferme a zero punti dopo le prime due partite.

L'unica nota positiva del Toronto è rappresentata da Bernardeschi, ancora una volta in gol dopo che già aveva timbrato contro il DC United: in quell'occasione aveva segnato su rigore, stavolta ha segnato su azione concludendo un bel contropiede. Il 29enne carrarino ha ricevuto il pallone poco dopo la linea di metà campo tutto spostato a destra, poi si è accentrato e ha fatto partire un rasoterra di sinistro che si è infilato vicino al primo palo, non lasciando scampo al portiere di Atlanta.

Era il 52′ e il Toronto si era portato in vantaggio: sembrava l'inizio di un match in discesa, ma dopo appena otto minuti è arrivato il pareggio per i padroni di casa, messo a segno da Rossetto. Se Bernardeschi è sempre più idolo dei tifosi canadesi e conferma di poter fare la differenza in MLS (8 gol e 2 assist nelle 13 partite giocate l'anno scorso, adesso è a 2 su 2), il resto della squadra capitanata dall'ex romanista (e figlio dell'allenatore) Michael Bradley si conferma poca cosa. Raggiungere i playoff malamente persi nel 2022 non sarà scontato neanche in questa stagione.

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