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Bernardeschi al Milan e Romagnoli alla Juventus: a chi conviene davvero lo scambio

I due italiani sono entrambi in scadenza nel 2022 e gestiti dallo stesso procuratore, Mino Raiola: così è nata l’idea di uno scambio tra due giocatori che non occupano più un posto di primo piano nei progetti delle due società. L’ex Fiorentina potrebbe rilanciarsi a San Siro, mentre il difensore si giocherebbe il posto a Torino. Dal punto di vista economico, però, l’operazione è complessa.
A cura di Valerio Albertini
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Nel calciomercato può accadere di tutto anche che da due casi spinosi nascano delle opportunità. È il caso di uno scambio di cui si sta parlando nelle ultime ore, quello che porterebbe Bernardeschi dalla Juventus al Milan e Romagnoli a fare il percorso inverso. I due italiani hanno molto in comune: sono entrambi in scadenza di contratto nel 2022 ed entrambi fanno parte della scuderia di Mino Raiola. Inoltre, se fino a qualche tempo fa il capitano dei rossoneri sembrava centrale nel progetto di Maldini e Pioli, con l'arrivo di Tomori le cose sono cambiate e Romagnoli qualche volta è anche finito in panchina per lasciare spazio all'ex Chelsea. Bernardeschi, invece, non ha mai occupato un ruolo di primo piano nei pensieri juventini, anche perché da quando è arrivato da Firenze ormai quasi quattro anni fa, non ha mai dimostrato di valere i 40 milioni investiti da Andrea Agnelli per portarlo a Torino. Insomma, un cambiamento potrebbe far bene a entrambi.

Scambio Bernardeschi-Romagnoli: a chi conviene?

Se come sembra Chiellini non dovesse rinnovare il proprio contratto con i bianconeri, l'ex difensore di Sampdoria e Roma andrebbe a completare un reparto difensivo composto da Bonucci, De Ligt e Demiral. Se la Juve dovesse confermare Pirlo in panchina e l'ex giocatore della Nazionale volesse adottare ancora un sistema di gioco che prevede due soli difensori centrali, la concorrenza per Romagnoli sarebbe di livello alto. Probabilmente partirebbe indietro nelle gerarchie, ma potrebbe sfruttare il fatto di essere l'unico mancino tra i quattro e, andando via da Milano, si lascerebbe alle spalle una situazione con i tifosi che si è fatta un po' pesante negli ultimi tempi.

Bernardeschi, invece, al Milan avrebbe la possibilità di rilanciarsi dopo quattro anni più neri che bianchi. A San Siro si giocherebbe il posto con Saelemaekers e Castillejo, non due titolari inamovibili, che Pioli apprezza anche per il loro lavoro in fase difensiva, qualità che l'ex Fiorentina ha dimostrato di aver acquistato negli ultimi tempi. L'esterno offensivo ha ormai 27 anni e, non essendo riuscito a imporsi alla Juventus, potrebbe accettare la destinazione rossonera per rilanciarsi anche in ottica Nazionale. Per la squadra di Pioli, potrebbe essere un'alternativa valida sulla fascia destra in modo da aumentare la qualità in un settore del campo che non ha ancora un padrone stabile.

I problemi di natura economica

Dal punto di vista economico, invece, la situazione è più complessa. Alla Juventus Bernardeschi guadagna 4 milioni netti, una cifra ritenuta troppo alta dalla dirigenza del Milan per quella che al momento non è considerata una priorità di mercato. Riguardo Romagnoli, invece, il problema sarebbe far quadrare i conti in relazione alla percentuale di rivendita del 25% su una valutazione superiore ai 25 milioni di euro che spetterebbe alla Roma. Un'operazione complicata, dunque, ma di cui probabilmente risentiremo parlare in estate, quando il calciomercato entrerà davvero nel vivo.

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