Berlusconi scatenato, bacchetta Real e Liverpool: “Perdono tempo, a calcio non si gioca così”
Silvio Berlusconi è tornato in Serie A ed è tornato a parlare di calcio come ai vecchi tempi in cui guidava da condottiero assoluto il grande Milan che ricorda non appena può: "Sono comunque ancora oggi il presidente che ha vinto di più nella storia del calcio". Un cavallo di battaglia che ha ripreso a galoppare all'indomani della storica promozione del Monza in A, la prima in 110 anni di storia del club brianzolo, grazie alla presenza sua e del fido Adriano Galliani.
Un obiettivo cercato, voluto e conquistato quello di salire in massima serie. Silvio Berlusconi è stato di parola e ha regalato alla Brianza un sogno che sembrava irrealizzabile, permeato da scaramanzie varie e conquistato nella classica – e amata – modalità tanto cara al Cavaliere: dando le indicazioni tattiche corrette. Missione compiuta, con tanto di boutade goliardica: "Quando ho detto adesso lo scudetto e poi la Champions scherzavo…l'ho detto ridendo. Resta il fatto di aver regalato un sogno unico ad un club e ad una tifoseria che lo aspettavano da sempre".
Promozione, in finale contro il Pisa ai tempi supplementari di una partita apparsa a tratti infinita. Ma che ha confermato la validità del progetto targato Berlusconi e che adesso si sta alimentando di un mercato che, sulla carta, potrebbe rivelarsi altrettanto straordinario come l'entusiasmo attorno al Monza la cui festa ufficiale verrà inaugurata nella giornata di martedì. Intanto, Berlusconi si compiace di aver ricreato una realtà con grandi margini di miglioramento, a propria immagine e somiglianza: "Bisogna saper dire ai giocatori quello che già sanno ma nel modo e nei tempi giusti. Devono essere 11 gladiatori e ricordarsi che i gol si segnano andando all'attacco".
A proposito di questo argomento il presidente del Monza non è stato tenero con le due ultime finaliste di Champions League, il Real Madrid e il Liverpool. Due squadre che non sono per nulla piaciute a Berlusconi tanto da criticarne apertamente gioco e mentalità: "Le ho viste in campo, sono lì a perdere tempo, non si gioca così al calcio" spiega, entrando nei dettagli della propria filosofia: "Quando il portiere non fa i lanci in avanti nella metà campo dell'avversario e dà la palla al terzino, il quale la dà al mediano e questo la restituisce è tutto tempo buttato via. Non si deve perdere tempo in passaggi inutili nella nostra metà campo come fanno anche le squadre importanti come Real e Liverpool".
Niente costruzione dal basso, dunque. Almeno in campo. Quella va bene solo per creare nuove realtà sportive con basi solide, come era il Milan più vincente di sempre e come lo è oggi il Monza, pronto a ricalcarne le gesta.