Berlusconi attacca l’arbitro Di Bello: “Scandaloso, dovrebbe chiamarsi Di Brutto”
Scandaloso. Al punto da aver dato l'impressione che in campo l'Udinese giocasse in dodici. Silvio Berlusconi è scuro in volto, abbandona lo stadio del Monza deluso per la sconfitta subita in rimonta (terza consecutiva), che tiene i brianzoli in fondo alla classifica (con zero punti e 8 gol al passivo), perplesso per la prestazione della squadra e soprattutto stizzito dalla direzione di gara dell'arbitro Di Bello.
Il numero uno del club non attende nemmeno che i giornalisti porgano domande. Immagina già cosa potrebbero chiedergli ma detta l'indirizzo della discussione, sposta la luce dei riflettori dal risultato (ancora una volta avaro di emozioni positive) e la dirige tutta sul fischietto designato. Ha un rospo dentro, lo tira fuori senza remore. E attacca a testa bassa sia pure utilizzando un tono pacato.
"L’Udinese giocava in dodici perché con loro c’era anche l’arbitro", è l'incipit del commento di Berlusconi, che subito dopo rincara la dose sottolineando come l'arbitraggio sia stato "scandaloso". Poi regala una battuta giocando sul cognome del direttore di gara. "Come si chiama?", chiede ai reporter che sono accanto a lui. Lo fa per ricevere una assist alla replica che ha già in mente. "Di Bello? Dovrebbe chiamarsi Di Brutto".
Quali sono le azioni contestate? "Sul secondo gol c'era un fuorigioco enorme, non è poco… Ma anche moltissimi scontri con i giocatori avversari in cui ha fischiato fallo sempre contro di noi in maniera esasperante".
Il tecnico del Monza, Stroppa, è già in discussione? La replica è interlocutoria. Non lo mette alla porta ma il trend va invertito in fretta prima di ritrovarsi schiacciati sotto il peso di un distacco impossibile dalla quota salvezza. "Il futuro di Stroppa? È qui con noi… l’inizio di campionato è negativo, dobbiamo migliorare".
Nessuna rivoluzione al momento, nonostante le attese fossero diverse così come l'ambizione di conquistare la permanenza in A in anticipo, senza patemi e con l'opportunità di togliersi qualche soddisfazione. La realtà dei fatti, però, è differente. Calma è la parola d'ordine. "Andiamo avanti tranquilli e sereni, peccato gli infortuni. Stroppa confermato? Assolutamente". Lo sottolinea l'ad, Adriano Galliani.
Stroppa incassa la fiducia e spiega cosa è successo contro l'Udinese. Il Monza era partito bene poi s'è smarrito fino a subire la rimonta (e il gioco) dell'Udinese. "C'è molto rimpianto, è una partita che potevamo assolutamente vincere per le occasioni che abbiamo creato e sviluppato – ha ammesso nell'intervista a DAZN -. Peccato per i gol presi, son abbastanza simili, sono reti evitabilissime. Non puoi prendere gol così a difesa schierata".