Bergomi rivive i duelli con Van Basten: “Lo prendevo per le p***e, lui mi tirava la sabbia in faccia”
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Il calcio è cambiato tanto. É normale. Perché la vita cambia e negli ultimi decenni il mondo ha viaggiato a velocità mostruose. Quello che è sicuro è che la vita per gli attaccanti in questa epoca è molto più semplice. Perché grazie alle nuove regole e al VAR i difensori, al netto di tutto e di qualche mohicano, sono costretti a usare maniere meno rudi. Beppe Bergomi in un'intervista ha parlato dei metodi dei suoi tempi e dei duelli con Maradona e Van Basten.
L'Italia è da sempre la patria dei grandi difensori, prima ce n'erano di più e per gli attaccanti e i numeri 10 era durissima ogni maledetta domenica. Ma poi quelli bravi comunque si facevano rispettare e mettevano la firma sulle vittorie delle loro squadre. Ogni partita poteva essere complicata, complicatissima soprattutto se di fronte potevi avere un difensore come Vierchowod, lo ‘Zar', o come Beppe Bergomi, leggenda dell'Inter e Campione del Mondo nel 1982 (appena diciottenne).
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Lo ‘Zio', che da anni è uno dei più apprezzati talent di Sky, ha rilasciato un'intervista a ‘Sportweek' nella quale ha parlato di quello che accadeva in campo negli anni '80 e '90 quando la Serie A era popolata di grandissimi campioni, su tutti Diego Armando Maradona che da Bergomi subì un trattamento particolare, come lui stesso ricorda: "A Maradona ho dato botte che c’era quasi da vergognarsi: lui si rialzava e ti dava la mano". L'onestà di Bergomi è meravigliosa tanto quanta la signorilità del compianto numero 10 del Napoli che non batteva ciglio.
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Nei derby di Milano, in quell'epoca d'oro del calcio italiano, c'erano le sfide tra i tedeschi dell'Inter e gli olandesi del Milan. A duello andavano Beppe Bergomi (che era un marcatore puro come Riccardo Ferri) e Marco Van Basten, il Cigno di Utrecht, uno dei più grandi numeri 9 di ogni tempo. Pure per lui non c'erano santi, il trattamento era quello designato ai fenomeni, ma Van Basten a differenza di Maradona rispondeva colpo su colpo: "A Van Basten schiacciavo i piedi, lo tiravo per la maglia e lo prendevo per le p***e, lui raccoglieva la sabbia da terra, me la tirava in faccia e partiva".