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Bergomi ricorda Schillaci: “Un animo buono”. E racconta cosa è successo nella chat ‘Notti Magiche’

Totò Schillaci è venuto a mancare a 59 anni. Sarà per sempre l’eroe dei Mondiali di Italia ’90. Il capitano di quell’Italia era Beppe Bergomi, che ha parlato con grande affetto del capocannoniere di quel Mondiale in un’intervista a Fanpage.it.
A cura di Alessio Morra
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La morte di Totò Schillaci ha colpito tutti gli italiani, non solo quelli che amano e seguono il calcio. Perché Schillaci è stato il simbolo della Nazionale che ha provato a vincere i Mondiali Italia '90. La Nazionale più amata di sempre, insieme a queella del 1982. Quella squadra, guidata da Vicini per un mese fece sognare l'Italia. E l'eroe di quelle Notti Magiche era stato Totò Schillaci, convocato all'ultimo secondo e che fu il grande protagonista. Il capitano di quella Nazionale, che da tanti anni è uno dei più apprezzati talenti di Sky, era Beppe Bergomi, che a Fanpage.it ha lasciato un ricordo dell'attaccante, che fu il capocannoniere di quei Mondiali.

Qual è il tuo ricordo di Totò Schillaci?
"Abbiamo giocato insieme con l'Italia e siamo stati insieme pure all'Inter. Quella Nazionale era splendida, era un gruppo sano, un gruppo vero. La prima cosa che posso dirti su Totò e che era un animo buono. Lui era un eroe popolare. Tutti gli hanno voluto bene. All'epoca non era come adesso che identificavi un calciatore con la sua squadra di club. Totò è stato un personaggio che ha compattato tutta l'Italia. Se lo vedevi nella quotidianità era un uomo semplice. Era davvero un buon ragazzo. La gente voleva sapere, era una bella persona, un bell'esempio. Il ricordo che lasci, l'esempio che hai potuto dare, è importante per ognuno di noi".

Che rapporto avevi con lui?
"L'ultima volta che l'ho visto era in compagnia di suo figlio. Quando ci vedevamo veniva fuori una forte stima reciproca. C'era tanta voglia di stare insieme. Era una persona buona. Devo dire che non lo sentivo, sono sincero. L'ho visto una volta allo stadio, penso a Torino, quando ho commentato una partita".

Beppe Bergomi era il capitano dell'Italia ai Mondiali del 1990.
Beppe Bergomi era il capitano dell'Italia ai Mondiali del 1990.

Totò Schillaci è stato l'eroe dei Mondiali del 1990, lui arrivò all'ultimo in quella Nazionale e poi divenne straordinario protagonista.
"Era un buon giocatore, assolutamente. Totò è stato straordinario dal primo gol con l'Austria fino alla finale del 3° e 4° posto con l'Inghilterra, che lo portò a diventare capocannoniere. Quelle furono le sue ‘Notti Magiche'. É stata una magia quella che ha fatto Totò. Quel Mondiale non l'abbiamo vinto ma abbiamo lasciato il segno, perché quella squadra giocava bene. Come nella vita si parte con i protagonisti che devono essere alcuni, ma poi la vita ti porta a scoprirne altri. La coppia Baggio – Schillaci venne fuori, quando doveva essere titolare quella formata da Vialli e Carnevale. Totò con quegli occhi, con quel modo che aveva di esultare, fece innamorare tutti".

Totò Schillaci, Baggio, Baresi e Ferri prima di Italia-Irlanda, gara dei quarti dei Mondiali 1990.
Totò Schillaci, Baggio, Baresi e Ferri prima di Italia-Irlanda, gara dei quarti dei Mondiali 1990.

Sei gol in sette partite, un percorso straordinario quello di Schillaci a Italia '90, che in un anno è passato dalla Serie B alla Juve fino a un Mondiale indimenticabile.
"Lui era arrivato per meriti in Nazionale, vinse con la Juventus due trofei (Coppa Uefa, Coppa Italia ndr.). Vicini era molto attento a quello che accadeva in campionato. Il gruppo storico era quello. Ma poi ci sono quei personaggi che in un Mondiale spuntano fuori all'improvviso. Paolo Rossi nel 1978, io nel 1982, venne fuori Totò nel 1990. La storia lo dice, e non vale solo per l'Italia. Ci sono degli uomini che fanno la differenza.

Ho rivisto stamattina i gol di Totò ai Mondiali. Quello che mi rimane impresso è quello con l'Austria. Lui segna e viene verso la panchina, io lo incrocio e lo abbraccio. Segnò di testa. Gli altri li ha buttati dentro calciando in modo sporco. Era il suo modo di calciare, aveva il piede piccolo e il pallone prendeva delle traiettorie strane. Anche in quello era stato particolare, sia per come segnava che per come stava in campo. Gol di rapina con l'Argentina, ma anche con l'Uruguay e pure con l'Irlanda, che si era fatto segnare pronto".

Voi avete una chat su WhatsApp con tutti i calciatori che hanno preso parte ai Mondiali di Italia '90 con l'Italia, qual è stata la reazione dei tuoi vecchi compagni?
"Quando l'abbiamo saputo stamattina. Tutti sono intervenuti nella chat ‘Notti Magiche'. Tutti sono intervenuti. Gli volevamo tanto bene, tutti, tutti hanno scritto qualcosa. C'è stato chi oggi in chat come Franco Baresi che ha messo un bel video che ricordava Totò. Tacconi ha messo un abbraccio suo con Schillaci in un finale di partita. Ognuno ha messo qualcosa, chi ha messo una frase o un video. Ognuno di noi, tutti i giorni chiedeva a chi era più vicino. Eravamo in attesa di notizie, speravamo notizie positive".

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