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Berardi alla Juve, il corteggiamento infinito: l’arrivo mancato del 2015 e la battuta su Allegri

Mimmo Berardi sembra l’obiettivo principale di mercato per l’attacco della Juventus: la storia di un corteggiamento infinito e la battuta su Allegri. Questa può essere la volta buona per vederlo in bianconero.
A cura di Vito Lamorte
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Domenico Berardi è più di un obiettivo di mercato per la Juventus e Giuntoli sembra pronto a piazzare il colpo. L'attaccante del Sassuolo non è stato convocato da Alessio Dionisi per la gara di Coppa Italia per la nascita del figlio ma le voci di mercato sull'esterno offensivo neroverde sono sempre più insistenti.

Per quanto riguardo il prezzo, pare che gli emiliani non vogliano scendere sotto i 25 milioni di euro di base fissa più bonus ma i bianconeri sarebbero intenzionati a puntare al prestito con obbligo, una formula che va molto di moda in questi tempi.

C'è una condizione che può far decollare l'affare ed è quella che il Sassuolo accetti l'inserimento di una o più contropartite: i nomi sarebbero quelli di Matias Soulé e Iling Junior.

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Berardi, rispetto agli anni scorsi, sembra aver deciso che dopo 13 anni al Sassuolo sia arrivato il momento provare il grande salto. Anche le sue ultime dichiarazioni ufficiali ne sono la riprova. Sotto questo punto di vista la Juve è sempre stata accostata al suo nome.

Da giovanissimo i genitori firmarono una sorta di opzione con alcuni osservatori bianconeri ma Domenico non voleva staccarsi dalla famiglia. In realtà Berardi è già stato un giocatore della Juve, ma solo per metà: dal 2013 al 2015 il suo cartellino era in comproprietà tra la Vecchia Signora e il Sassuolo ma la compartecipazione si risolse a favore dei neroverdi. La Juve ha avuto la possibilità di acquistarlo fino al 2017 per 16 milioni di euro ma non c'è più stata la volontà.

Adesso potrebbe chiudersi un cerchio che si è aperto diversi anni fa.

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Berardi in un'intervista a La Gazzetta dello Sport di qualche anno fa parlò di quanto accaduto con la Juventus e del suo mancato arrivo in bianconero: "Il no alla Juventus, in realtà, per come lo dissi io, non fu un no. Il mio era un sì al Sassuolo, il sì che a loro fra l’altro non avevo mai detto. Eravamo appena andati in Europa League: volevo giocarla con i compagni con cui me l’ero presa, volevo crescere un altro anno".

Nella stessa conversazione il calciatore ha parlato anche di Massimiliano Allegri e degli incroci che hanno avuto negli anni: "Allegri deve solo dirmi grazie. Dai, è una battuta… Però, a pensarci bene: il Milan lo ha esonerato, lo ha preso la Juve e oggi è lì che ha vinto tutto e può vincere anche la Champions. Non ci ho mai parlato, dopo quel giorno. Non è capitato di incrociarci se non in campo, dunque non mi ha mai detto ‘Mannaggia a te', e io quella sera, saputo dell’esonero, non pensai: ‘Mimmo, visto che hai combinato?'. Allegri era il primo a sapere come vanno certe cose nel calcio, soprattutto se fai l’allenatore: sbagli 3-4 partite e ti ritrovi fuori. E poi, mi scusi, avevo appena fatto quattro gol al Milan: pensavo solo a godermela, no?".

Alla Juventus stanno cercando un calciatore che possa dare qualità negli ultimi 16 metri e Domenico Berardi sembra essere il profilo che piace di più. Vedremo se questa sarà la volta buona per vederlo a Torino.

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