Beppe Riso è il procuratore più potente: “Ero cameriere a Milano, poi ho fatto le conoscenze giuste”
![Beppe Riso, titolare della GR Sports una delle più importanti agenzie di procuratori di calcio (credits: IG @gr.sports)](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/27/2025/02/beppe-riso-gr-sports-1200x675.jpg)
Il calciomercato invernale si è concluso con diverse trattative che hanno animato – soprattutto negli ultimi giorni – le rose dei club di Serie A con tutte le squadre che hanno effettuato almeno un movimento in entrata o in uscita, attraverso il lavoro assiduo dei dirigenti delle società e dei procuratori. Tra cui Beppe Riso, da tempo uno dei più quotati agenti con in "batteria" giocatori di primissimo piano e che, non a caso, è stato protagonista di alcuni dei olpi più interessanti, come Sottil al Milan sul filo del gong o lo spostamento di Daniel Maldini dal Monza, all'Atalanta da Champions League.
Oggi il nome di Beppe Riso è tra i più riconosciuti nel campo dei procuratori sportivi nel mondo del calcio, dove si è costruito nel corso degli anni una autorevolezza scandita da un fiuto che solo i migliori hanno, cogliendo occasioni al volo, scovando giovani in giro per l'Italia per poi seguirli e trasformarli in giocatori al cento di trattative sempre più importanti. Alcuni nomi? Nella sua agenzia GR Sports, Riso annovera calciatori come Frattesi e Cristante, Buongiorno e Lovato, Daniel Madini e Baldanzi, Sottil, Rovella, Tonali, Mancini, Carlos Augusto, Lucca, Pessina, Colombo, Camarda, Comotto, De Pieri. In una parola la crème del calcio italiano presente e futuro: "Il segreto è dire sempre la verità, senza scherzare con i sogni dei ragazzi e delle loro famiglie".
Riso procuratore quasi per caso: "Ho fatto di tutto, poi la fortuna delle conoscenze giuste"
Un mestiere che Riso ha imparato sul campo, costruito giorno dopo giorno, lavorando sulle proprie qualità e trovando la quadratura di un lavoro in un calcio che lo aveva "scartato" da giocatore: "Ero una punta, alla Di Natale, ma tra me e lui c'erano troppe categorie di differenza… Sono salito a Milano dalla Calabria in cerca di gloria ma ero scarso…". E così, il duro confronto con la realtà che gli ha permesso di trovare la strada giusta, non senza provarne differenti: "Ho fatto di tutto, tanti mestieri tutti differenti: dal magazziniere al rappresentante di infissi, al venditore di TV. Poi, facendo anche il cameriere allo stadio di San Siro e in un ristorante in zona Repubblica a Milano, dove ho avuto la fortuna di fare le conoscenze giuste".
"Adriano Galliani un maestro, ogni volta mi domando: cosa farebbe lui?"
Tra queste, anche quella che lo aiuterà a prendere la strada corretta, Adriano Galliani da cui imparerà l'arte del procuratore, non senza frizioni e confronti anche accesi ma costruendo un rapporto che resterà nel tempo: "Un vero maestro e gli sarò grato per sempre. Mi ha trasmesso valori e principi, perché è da lui che ho imparato lo stile nelle trattative. Ancora oggi, quando devo decidere qualcosa di importante, mi chiedo: cosa farebbe Galliani al mio posto? È uno di quei rari uomini che con una parola può cambiarti la vita e appena posso, vado da lui: ogni incontro mi fa crescere".
"È stato un gran bel calciomercato invernale, Kolo Muani il colpo grosso"
Nel calciomercato invernale, Riso è stato protagonista, gestendo le sorti di tanti giocatori finiti sui taccuini di piccoli e grandi club. Tra questi, due nomi che hanno animato le ultime giornate, come Maldini il figlio d'arte di Paolo che ha lasciato la Brianza per approdare nell'Atalanta da Champions League, o Sottil che da Firenze è passato a Milano, sponda rossonera, a un minuto prima dal gong: "Una bella sessione di mercato, come non se be vedevano d tempo" ha raccontato a Repubblica. "Ad esempio il Napoli si è rafforzato soprattutto vendendo, mentre Kolo Muani è il grande colpo. Tonali? Troppo caro per la Serie A… Poi, il bello del mio lavoro è ovviamente scoprire e seguire il talento dei giovani".
"Il segreto è dire sempre la verità, con i giovani e le loro famiglie ci vuole rispetto"
Giovani che Riso ha in scuderia e con nomi di primo livello, come Francesco Camarda e Christian Comotto, due classe 2008 del Milan, Mattia Lavelli e Giacomo De Pieri, due classe 2006, dell'Inter con l'ultimo che ha esordito anche in Champions League con i nerazzurri: "Il papà di De Pieri mi ha chiamato per ringraziarmi del lavoro fatto con suo figlio, che a 18 anni ha esordito in Champions con l’Inter" ha ricordato con una punta d'orgoglio Riso che poi spiega come si può fare il lavoro di procuratore senza perdere i principi fondamentali: "Il segreto? Semplice, dire la verità e lavorare in modo concreto, senza mai dimenticare che i sogni dei ragazzi sono delicati, non vanno danneggiati e vanno rispettati, con i loro alti e bassi. Sempre".