Beppe Marotta svela il luogo dove organizza i suoi appuntamenti “se devo intimorire una persona”
Arrivati a fine 2024, l'Inter è decisamente in corsa per ripetere la vittoria in campionato della scorsa stagione, quando la squadra di Simone Inzaghi si è cucita sul petto la seconda stella: i nerazzurri sono a tre punti dall'Atalanta capolista, dovendo recuperare la partita con la Fiorentina rinviata per il malore di Bove. Beppe Marotta sa dove vuole arrivare e non si nasconde: "Nello sport bisogna essere ambiziosi, altrimenti non si vince e quando alcuni miei colleghi di grandi club dicono ‘ma noi dobbiamo arrivare tra le prime quattro, dobbiamo accontentarci', non mi trovano molto d'accordo". Il 67enne dirigente varesino – intervistato da Sky – svela qualche ‘trucco' del mestiere, come imporre il suo carisma nel faccia a faccia con qualche interlocutore e mettergli pressione.
Marotta: "Se devo intimorire una persona, la incontro in sede o nell'ufficio alla Pinetina"
Gli si chiede in quelle circostanze dove sceglie di incontrare la persona in questione: "Dipende da che timore devi inculcare in questa persona: se devi intimorirla, chiaramente il luogo istituzionale, quindi la sede o l'ufficio alla Pinetina, rappresentano un vantaggio che mi porto dentro. Altrimenti possiamo vederci anche in un ristorante o in un albergo della città".
Il presidente dell'Inter nega di essere l'uomo più potente del calcio italiano, come spesso si sente dire da tifosi e addetti ai lavori: "No, io sono una persona che ha raggiunto forse il pieno della propria esperienza calcistica in questo settore che conosco molto bene, avendo iniziato proprio da ragazzino. Ma questa esperienza la metto a disposizione… Se esiste un metodo Marotta? Il mio metodo è quello di aver ascoltato tutti quelli che erano più vecchi di me e che mi davano un contributo di crescita, che sono stati tutti i dirigenti del mondo del calcio che ho frequentato. Dopodiché ora, nella parte seconda della mia vita, cerco di dare quello che ho ricevuto. trasmettendo gli insegnamenti a quelli che sono più giovani di me".
Il presidente si vede a lungo all'Inter: "Sto bene qua, voglio fare sempre meglio"
Il segreto di Marotta è continuare fare quello che gli piace maledettamente: "Mi diverto moltissimo. Se non provassi questo divertimento, non farei questo lavoro, perché bene o male negli anni ho dato tanto e la passione è quello che stimola. L'adrenalina che ti dà una partita, credo che nella vita normale non te la dà niente, nessuno. Devo ringraziare questa proprietà perché mi ha dato fiducia da subito e mi ha dato questa maggiore responsabilità nominandomi presidente di una società come l'Inter, che è qualcosa di straordinario. Per me, per la mia carriera. Quindi da una parte c'è lo stimolo a fare sempre meglio, dall'altro il riconoscimento da parte della proprietà per la fiducia, sempre nell'ottica di far sì che il cammino dell'Inter sia un cammino vincente e pieno di risultati. Direi che di fatto non sia cambiato molto se non la passione, l'impegno e la dedizione che avevo prima e che oggi sono ancora di più. Starò qua ancora a lungo? Sì, all'Inter sto bene, per cui assolutamente spero di contribuire a fare risultati".