Benzema si porta a casa il pallone della tripletta ma stupisce i compagni: “Non firmatelo!”
Arrivato a quota 11 gol nell'attuale edizione della Champions League, uno meno di Lewandowski del Bayern, Karim Benzema sta semplicemente dominando da quando si è entrati nella fase ad eliminazione diretta del torneo: tripletta a Donnarumma e al PSG per ribaltare la sconfitta dell'andata negli ottavi, tripletta a Mendy nel primo match dei quarti contro il Chelsea. Stamford Bridge ammutolito, il che ha fatto dire a qualcuno Oltremanica che se la partita si fosse giocata a Old Trafford o Anfield, dalle tribune sarebbero piovuti applausi a scena aperta per il 34enne fuoriclasse francese, volendo sottolineare la maggiore sportività dei tifosi di United e Liverpool rispetto a quella dei Blues.
Benzema è Karim ‘The Dream', l'uomo dei sogni per il Real Madrid e Ancelotti, il campione che può sovvertire i pronostici che non vedono le merengues tra le squadre favorite per la vittoria finale rispetto a Manchester City, Liverpool e Bayern Monaco, pur sconfitto in casa del Villarreal. Ma quando hai in squadra un giocatore che in stagione ha fatto registrare il dato mostruoso di 37 gol in 36 partite giocate, qualsiasi traguardo non può essere precluso.
Il bomber di origini algerine si è dunque portato a casa il pallone, come spetta di diritto a chi mette a segno tre reti in un match, ma come si può vedere dalle immagini del dopo partita non lo ha fatto firmare ai compagni, come pure vuole la tradizione per fissare per sempre il ricordo dell'impresa compiuta. Il motivo del rifiuto di Benzema è che il capitano del Real ha chiesto di rimandare i festeggiamenti alla prossima settimana, quando la sfida di ritorno al Santiago Bernabeu certificherà – negli auspici madridisti – la qualificazione alle semifinali di Champions League.
Il buon Karim ne ha viste tante e sa che mancano ancora 90 minuti per fare fuori il Chelsea: solo allora si potrà celebrare qualcosa che per ora è ancora a metà. La fredda calma di Benzema ha stupito i più giovani nello spogliatoio dei Blancos, chiunque al posto del francese si sarebbe lasciato andare dopo aver giocato una partita di quel livello, ma la grandezza dei campioni è anche fuori dal campo: nell'indicare la via del successo.